Giu 26, 2012
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Caro giovane, vivi la tua vita. E se sei sicuro, anche le Forze Armate

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By Cybergeppetto

Caro giovane che ti appresti a partecipare al concorso Vivi le Forze Armate, permettimi di rivolgermi a te per alcune brevi considerazioni.

Ti troverai per tre settimane in un ambiente di grande fascino che fa parte della nostra società a pieno titolo, con i suoi pregi e i suoi difetti.

Le forze armate seguono i destini della nazione alla quale appartengono, sarà per questo che in Italia sono una realtà oggi in regressione.

L’Italia è un paese rigido, che non ha la capacità di adattarsi al rapido evolversi dei nostri tempi, sarà per questo che le forze armate sono piene di caserme di cui non si sa che fare, ma che nessuno vuole vendere. Nelle forze armate c’è anche molta gente che presto dovrà uscirne perché vi è entrata molti anni fa. E da noi non si è soliti reinserire i militari in altre attività, solo ora che siamo costretti incominciamo a parlarne.

Se ti accosterai alle forze armate con la curiosità del caso, scrutando con attenzione le persone e le cose che ti saranno presentate, sarà un’ottima occasione per crescere.

Se qualcuno t’avesse fatto credere che si tratta di un modo per trovare un lavoro, lascia perdere, la pubblica amministrazione è piena di gente che si è intrufolata e ora contribuisce allo sfascio del nostro Paese: la festa è finita, tutta la macchina dello Stato si deve ridimensionare.

Qualsiasi cosa tu voglia fare, sii consapevole delle caratteristiche dell’ambiente in cui vuoi entrare: se non ti piace la disciplina e se non conosci i rischi ai quali i soldati sono sottoposti, non è per te. Analoghe considerazioni dovrai fare per qualsiasi ambito tu abbia in animo di scegliere.

Sappi che le Forze Armate sono in una curiosa situazione, da una parte i fondi si riducono, dall’altra gli impegni aumentano. Senza contare che quando si tratta di soldi, in moltissimi sono pronti a dire che le spese militari sono eccessive e che è meglio un asilo infantile che un caccia d’ultima generazione, forse non tutti hanno chiaro a cosa serve l’uno e a cosa serve l’altro.

Tutti, o quasi, si commuovono al vedere la parata del 2 giugno, tutti piangono quando muore un soldato, eppure le forze armate rimangono una cosa da chiamare quando serve, ma da dimenticare prima e dopo.

Se sei sicuro di volerlo fare, sappi che potrai intuire che la via delle armi, oltre a richiedere grandi sacrifici, è in grado di dare grandi soddisfazioni, ma per i benpensanti radical chic di questo paese i soldati puzzano e sono antipatici perché non si spellano le mani plaudendo all’intellighenzia che ci sta portando al fallimento.

Tre settimane volano veloci, ma alla fine potresti intuire che la vita è fatica e sudore, se i tuoi genitori non te l’hanno già spiegato.

Tre settimane bastano per capire che nessuno ti farà il letto o che nessuno ti racconterà che Cristo è morto di freddo.

Quando avrai finito, raccogli le idee, rammenta le persone che avrai incontrato e avviati verso la tua vita senza aspettare che il lavoro te lo trovino i politici o i sindacalisti, metti a frutto quel che sai, saggia la tua voglia di fare e vivi la tua vita. Se proprio sei sicuro, potrai vivere anche le forze armate.

By Cybergeppetto

Foto: mnews.it

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Inchiostro antipatico