Mag 30, 2012
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Il Capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Graziano, saluta la brigata Pinerolo di rientro dal Libano

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Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, ha partecipato ieri mattina, 29 maggio, a Bari alla cerimonia di saluto alla brigata Pinerolo, recentemente rientrata dal Libano dove è stata impiegata nell’ambito dell’operazione Leonte XI di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon).

“La brigata Pinerolo – ha affermato il generale Graziano nel suo intervento alla cerimonia di saluto –  è una delle grandi unità operative dell’Esercito sulla quale abbiamo puntato molto, e che vede sue unità impiegate in Afghanistan così come in Libano”.

E ha aggiunto: “Proprio in questo momento di crisi i militari devono essere i più rigorosi, i più seri, quelli che maggiormente si impegnano per mandare un messaggio di ottimismo e coesione al Paese”.

La brigata Pinerolo è stata impiegata in Libano dal 7 novembre 2011 al 9 maggio 2012, periodo durante il quale il comando del contingente multinazionale del Settore Ovest di UNIFIL costituito dai militari di sette nazioni (Ghana, Corea del Sud, Malesia, Irlanda, Slovenia, Brunei e Italia), è stato affidato al generale Carlo Lamanna, comandante della brigata.

E proprio rivolgendosi al generale Lamanna, e a tutti gli uomini e donne della brigata Pinerolo, il Capo di stato maggiore dell’Esercito, che ha comandato la missione UNIFIL dal 2007 al 2010, ha espresso profondo apprezzamento  per i risultati conseguiti in questi mesi di missione in Libano, rimarcando come: “La nostra presenza in quel Paese risponde a esigenze di sicurezza globale e nazionale”.

Il generale Graziano, nel suo discorso, ha rivolto un commosso e reverente pensiero ai familiari dei caduti e ai feriti in operazione, in particolare, ai familiari presenti del Caporal Maggiore Scelto Luigi Pascazio, che ha perso la vita in Afghanistan insieme con il Sergente Maggiore Massimiliano Ramadù il 17 maggio 2010 a seguito dell’esplosione di un IED, e al Caporale Maggiore Giovanni Memoli, ferito in Libano e ancora ricoverato presso l’Ospedale militare del Celio di Roma.

Nell’occasione del sisma che ha colpito ieri mattina il nord Italia, il generale Graziano ha espresso, a nome di tutta la Forza Armata, vicinanza e solidarietà alla comunità emiliana.

La cerimonia è stata organizzata in collaborazione con l’amministrazione del comune di Bari, fa sapere il comunicato stampa dello stato maggiore dell’Esercito, e si è svolta alla presenza del sindaco di Bari, Michele Emiliano, del Console onorario d’Italia in Libano, Ahmad Seklaoui, e di numerose autorità civili, militari, religiose della Regione a testimonianza della vicinanza che il paese, e in particolare la Puglia, quotidianamente manifesta all’Esercito e a tutte le Forze Armate.

Il Contingente multinazionale del Settore Ovest, composto da circa 1100 soldati italiani e da ulteriori 2200 militari, ha operato in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi per garantire sicurezza e stabilità nel sud del Libano. Sono state effettuate più di 43mila attività operative per il controllo del territorio e della Blue Line, di cui oltre 16mila svolte dai soldati della Pinerolo, autonomamente o congiuntamente alle Forze Armate Libanesi, in aderenza al mandato previsto dalla risoluzione 1701 (2006) delle Nazioni Unite.

Tra le attività intraprese dal Contingente italiano, sono state svolte anche attività nel settore della cooperazione civile-militare realizzate attraverso progetti e donazioni di materiali a favore della popolazione e delle Forze Armate Libanesi.

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Fonte: stato maggiore Esercito

Foto: stato maggiore Esercito

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Afghanistan · Forze Armate · Libano