Apr 19, 2012
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NATO in Afghanistan: ministri Difesa ed Esteri a Bruxelles discutono il passaggio di responsabilità agli afghani e di come suddividere i costi

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Ventotto ministri degli Esteri più ventotto ministri della Difesa sono riuniti da ieri a Bruxelles, nel quartier generale della NATO, per quello che viene chiamato in gergo un jumbo meeting e che è destinato a definire il peso degli argomenti del prossimo summit dell’Alleanza in programma in maggio a Chicago.

L’argomento della transition, prevedeva la Deutsche Welle online in un articolo di due giorni fa, è la questione principale. Soprattutto ora, che i talebani della rete Haqqani si sono fatti spettacolarmente vivi a Kabul con una serie di attacchi coordinati anche in altre città del sudest dell’Afghanistan.

Convince poco la elogiata (dai vertici NATO, tra cui anche il COMISAF generale John R.Allen)  reazione delle forze afghane. La risoluzione dei combattimenti è arrivata dagli elicotteri americani, sottolineava l’articolo.

Il passaggio di responsabilità delle operazioni e del territorio, la cosiddetta transition, o transizione dei poteri, è un processo già iniziato e tuttora in corso. Metà del territorio dell’Afghanistan è già stato trasferito nella responsabilità delle forze afghane e per metà 2013 è stimato che tutto il processo sarà completato.

Per la fine del 2014, poi, la maggior parte delle truppe ISAF, costituenti la missione NATO in Afghanistan e provenienti da 49 paesi diversi, dovranno aver lasciato il suolo afghano, concordemente alla decisione presa al summit di Lisbona nel novembre 2010.

Sarà il prossimo summit NATO di Chicago a fornire indicazioni più dettagliate circa la possibilità di rispettare le date di rientro indicate e le modalità. Lo stesso presidente americano Barack Obama, che è già in campagna elettorale per le prossime elezioni presidenziali, dovrebbe far sapere maggiori dettagli sui numeri e i tempi del rientro delle sue truppe dall’Afghanistan.

La questione, intanto, verte sui costi dell’uscita: più di 4 miliardi di dollari per addestrare e reclutare le forze di sicurezza afghane nel biennio immediatamente successivo all’uscita delle truppe. Un costo sicuramente da dividere tra paesi membri, in che percentuale ancora se ne sta discutendo a Bruxelles.

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La transition in Paola Casoli il Blog

Fonte: Deutsche Welle

Foto: il quartier generale della NATO è di World Security Network

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Afghanistan · Sicurezza