Apr 12, 2012
759 Views
0 0

Decreto e moschetto, politichese perfetto

Written by

By Cybergeppetto

Molta acqua è passata sotto i ponti da quando “Lui” dichiarava: “Libro e moschetto, fascista perfetto!”. Eppure la maniera con cui si trattano i problemi della Difesa non cambia anche se cambiano i regimi. Quando si tratta di parlare di Forze Armate i politici sfoderano il loro miglior politichese.

La domanda fondamentale è la solita: “La Difesa, per fare cosa?”. O, per meglio dire, qual è l’interesse nazionale che deve essere difeso dalle Forze Armate? Con quali Forze Armate dovremmo tutelare l’interesse nazionale? Che cosa è vitale da dover essere difeso: ll mare nostrum? L’impero? La democrazia? Il debito pubblico? Gli italiani all’estero? Non lo sapremo mai, perché i politici non ne discutono, al massimo danno dei numeri al lotto. Quando c’era il Duce ci volevano otto milioni di baionette per la gloria di Roma, ai nostri “tecnici” bastano centocinquantamila militari e ventimila civili per lasciare la Difesa com’è.

Nella proposta di legge delega approvata dal Governo e di cui i media hanno parlato senza troppa enfasi non c’è traccia di ragionamenti sostanziali ma solo una serie infinita di mezze proposte una più improbabile dell’altra.

Se quelli che governano ora sono tecnici e durano fino alle prossime elezioni, non si capisce la ragione per cui chiedano al Parlamento l’autorizzazione a fare “due o più decreti” che modificano il settore della Difesa entro il 2024. A quell’epoca loro dovrebbero essere al parco con i nipoti, non ci possono invece dire cosa vogliono fare adesso?

Nel documento c’è scritto che bisogna rivedere gli organici, e fin lì non c’è bisogno di essere tecnici, diventa curioso il rigiro che s’immagina per fare quest’operazione fino al 2024.

Si chiede la possibilità di far passare sia i militari che i civili, previo assenso degli interessati, ad altre amministrazioni, parliamo di diecimila civili e di trentamila militari. Nell’Italia in cui è chiaro che la Pubblica Amministrazione ha troppi addetti e non rende servizi ai cittadini, questa cosa potrebbe anche essere comica, va a finire che questa gente la mettono nelle Province, quelle che vari partiti vorrebbero sciogliere. In ogni caso, se gli interessati non vogliono, sono discorsi inutili…

Si chiede poi la possibilità di far passare, mediante concorso, i sergenti nel ruolo Marescialli e i volontari in servizio permanente nel ruolo sergenti; non è chiaro a cosa serva questo gioco dei quattro cantoni, a parte le spese concorsuali, naturalmente.

La cosa più divertente è l’estensione dell’istituto dell’ARQ (aspettativa per riduzione quadri) oggi riservata solo ad alcuni dirigenti: nell’Italia che non è capace di ricollocare la forza lavoro dove serve, sentivamo proprio la mancanza di un istituto che è, nella sostanza, una cassa integrazione riservata ai dipendenti pubblici.

Nel paese in cui da tempo si fanno debiti e si dovrebbe lavorare di più, magari andando in pensione più tardi, si allargheranno le schiere di coloro che prendono uno stipendio, magari magro, ma senza fare nulla. Lo spread ringrazia, i cittadini  potranno aspettare ancora a lungo prima d’aver servizi corrispondenti a quello che gli costa la Pubblica Amministrazione.

Potremmo parlare a lungo della lista di “razionalizzazioni”, “accorpamenti”, “riorganizzazioni in senso interforze” di cui è pieno il documento, che riguardano le infrastrutture, l’organizzazione territoriale e il supporto logistico: tutte cose che costano, ma che nel documento vengono viste quasi come ricavi dai quali trarre fondi per investire sull’ammodernamento e sull’addestramento.

Una domanda sorge spontanea alla fine della lettura del documento: una papiro scritto così, potrà mai servire a qualcosa?

Cybergeppetto

p.s. “Adesso ti fai le canne?!?” Tuona il genitore che ha scoperto il figlio tossicofilo con un cannone di Mariagiovanna tra le dita. “Se tu mi avessi dato il disegno di legge delega sui militari che ha presentato il governo, magari mi arrotolavo quello e almeno avrei risparmiato qualcosa!”, risponde il pargolo con lo sguardo vitreo…

Articoli correlati:

Il moschetto dove lo butto – By Cybergeppetto (22 marzo 2012)

Il moschetto dove lo metto – By Cybergeppetto (14 novembre 2010)

Article Categories:
Inchiostro antipatico