Feb 29, 2012
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Pakistan, un nuovo volto alle donne sfigurate dall’acido. Parte la campagna dal sito del documentario da Oscar Saving Face

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Non sopravvivono tutte, ma per quelle che ce la fanno non è più possible mostrarsi in volto. E neppure cercarsi allo specchio, perché non vi si ritroverebbero più.

Sono le donne pakistane sfigurate dall’acido. Bruciate e condannate all’orrore a vita. Destinate all’emarginazione e al disgusto. Colpite nella vanità e nell’anima.

A denunciare il crimine, almeno 100 casi all’anno in Pakistan, è Sharmeen Obaid-Chinoy con il documentario Saving Face, vincitore nella categoria Academy Awards 2012.

Il documentario testimonia la sofferenza di chi sopravvive e ha l’opportunità di incontrare sul suo cammino il chirurgo Mohammad Jawad, un pakistano britannico che ricostruisce i volti sciolti dall’acido.

Ma è anche l’occasione, come ha fatto Sharmeen, per lanciare una campagna contro questi orrendi attacchi attraverso il sito del documentario, in modo da porre fine all’atrocità e, allo stesso tempo, muovere all’inasprimento delle pene per i responsabili del crimine, che attualmente in Pakistan vengono punitifino a quattordici anni di reclusione e una multa di 11mila dollari.

Un’iniziativa destinata a favorire un “cambiamento sistematico”, come sostengono i promotori attraverso Agence France Presse.

Come partecipare alla campagna: le indicazioni direttamente dal sito www.savingfacefilm.com.

Fonte: AFP

Foto: Saving Face

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