Feb 9, 2012
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NRDC-ITA, seminario Eagle Eye 2012: “un punto di vista di elevata qualità” sui teatri di crisi. Temi centrali: la transizione e la sicurezza in Afghanistan

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Si è concluso oggi il seminario Eagle Eye 2012 presso il corpo di reazione rapida della Nato di Solbiate Olona (NATO Rapid Deployable Corps Italy, NRDC-ITA), al comando del generale Giorgio Battisti, che così ha commentato: “L’evento conclusosi quest’oggi, oltre a fornire un punto di vista qualitativamente elevato da parte di esperti del settore, è di vitale importanza nell’ottica del nostro futuro impegno in quell’area di crisi”.

L’importanza dell’appuntamento è stata sottolineata dal capo ufficio stampa del comando NRDC-ITA, il colonnello Francesco Cosimato, portavoce del comandante, che ha dichiarato: “Il seminario Eagle Eye orienta le attività addestrative di NRDC ed è il primo momento significativo di quest’anno in cui si procede secondo la metodologia del comprehensive approach al fine di avere una visione interdisciplinare e completa della situazione nei teatri di crisi, e, nel caso di specie, dell’Afghanistan, laddove si dovesse confermare la previsione di impiego”.

Nei prossimi mesi si procederà ad attività che entreranno più nello specifico a premessa dell’eventuale dispiegamento. Sono infatti previste, nel corso di tutto il 2012, una serie di ulteriori attvità specifiche per il personale appartenente alle diverse aree funzionali di NRDC-ITA. Tali attività spaziano dal perfezionamento dell’addestramento individuale dei componenti del comando, all’effettuazione di specifici seminari e corsi di aggiornamento o qualificazione.

Il seminario che si è tenuto oggi nella caserma Ugo Mara, sede di NRDC-ITA, ha visto alternarsi insigni conferenzieri nella trattazione di argomenti legati alla preparazione della completa transizione di responsabilità dalla coalizione alle forze di sicurezza afgane, nel complesso scenario della regione.

L’ambasciatore Mark Sedwill, rappresentante speciale della Gran Bretagna per Afghanistan e Pakistan, già rappresentante della NATO in Afghanistan, ha illustrato la sfida da raccogliere: garantire le condizioni per la costituzione e il mantenimento di un apparato statale afgano in grado di gestire in maniera autonoma tutte le problematiche relative alla propria sicurezza interna.

Sono seguiti gli interventi del generale James Bucknall, vicecomandante della missione ISAF, sugli impegni operativi tra il 2012 e il 2015; del dottor Antonio Giustozzi, ricercatore della London School of Economics e autore di numerose pubblicazioni e articoli legati alla complessa situazione afgana sui dilemmi politici della transizione; della dottoressa Lorena di Placido, ricercatrice del Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) di Roma sui potenziali punti di forza per trainare la crescita economica dell’Afghanistan; del generale Tim Evans, attualmente impegnato nella missione ISAF in qualità di capo di stato maggiore del comando multinazionale, sul piano militare di transizione e i requisiti minimi auspicabili per una forza di sicurezza afgana funzionale.

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Fonte: PAO NRDC-ITA

Foto: PAO NRDC-ITA

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Afghanistan · Forze Armate