Feb 21, 2012
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Afghanistan, monta la protesta per il Corano bruciato a Bagram. Le scuse del COMISAF generale Allen per scongiurare sentimento antioccidentale

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Ve lo assicuro e ve lo prometto.

Per il generale John R.Allen, comandante della International Security Assistance Force (ISAF), COMISAF, in Afghanistan, le scuse verso il “nobile popolo” afgano per l’uso improprio di testi sacri, Corano incluso, che sarebbe stato perpetrato nella base aerea statunitense di Bagram nel corso della notte, sono arrivate stamattina presto con una dichiarazione dal sito di ISAF e dal canale youtube di ISAF Media.

Dopo aver appreso la notizia degli atti irriverenti all’interno della base di Bagram, a una sessantina di chilometri a nord della capitale afgana Kabul, dice il comandante Allen, è stata subito disposta un’inchiesta.

Fermate le azioni ingiuriose, pare che si tratti anche di incendi di copie del Corano secondo quanto riportato da agenzie, tutto il materiale sacro è stato rispettosamente messo nelle mani di autorità religiose appropriate, assicura il COMISAF.

“Stiamo investigando minuziosamente e stiamo prendendo precauzioni affinché ciò non abbia più a verificarsi. Ve lo assicuro … ve lo prometto … non si tratta assolutamente di un’azione deliberata”, ha sottolineato il generale Allen.

Il gesto irriverente pare sia stato riferito da lavoratori locali afgani interni alla base aerea americana di Bagram.

Le scuse del COMISAF arrivano a poca distanza dal fatto nel tentativo di bloccare sul nascere ogni e qualsiasi scoppio di protesta antioccidentale in un periodo delicato per l’Afghanistan e per le forze della coalizione, trattandosi della fase della transizione della responsabilità della sicurezza dai militari occidentali alle forze di sicurezza locali.

Intanto vi sono notizie di proteste all’esterno della base americana. Reuters riferisce di circa duecento afgani che manifestano per lo più in forma pacifica.

Per Agence France Presse (AFP), che riporta un poliziotto locale, si tratterebbe invece di un paio di migliaia di persone furiose per l’oltraggio compiuto contro il testo sacro, che lanciano molotov contro la base americana. Sarebbero anche stati sparati proiettili di gomma da una delle torrette di guardia della base di Bagram, secondo un fotografo di AFP presente in loco.

Sempre secondo AFP si sarebbero verificate proteste anche nella capitale Kabul , con centinaia di manifestanti coinvolti.

Fonti: AFP, BBC, NATO, Reuters

Foto: AFP/BBC

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Afghanistan · Forze Armate · Sicurezza