By Cybergeppetto
Quanto è bello il sito del ministero del Lavoro. Colorato, professionale, con l’emblema di stato, che sarebbe quell’ingranaggio con l’erba attorno (quercia e alloro, in attesa che diventino foglie di cannabis) che, unico caso al mondo, viene rappresentato da solo e non trasmette il moto a nessuno, una specie di pedivella smontata dalla bicicletta.
Non cercate i compiti del ministero, non hanno sentito il bisogno di metterceli, staranno scritti in qualche legge istitutiva, ma nella sezione “normativa” non ce n’è traccia.
Google però mostra quello del ministero del Lavoro del Bangladesh, che sentenzia che lo scopo del “Ministero del Lavoro e Impiego è quello di alleviare la povertà attraverso la creazione di opportunità di lavoro per i poveri, disoccupati e forza lavoro non qualificata”. Spero che il nostro ministero faccia delle cose almeno simili …
Il fatto che esista un ministero del genere in Italia non lo ha mai messo in discussione nessuno, a che cosa serva è un mistero doloroso, come funzioni è uno di quei nodi gordiani che non si scioglieranno mai, a meno che non si metta tutto il ministero nell’acido.
Per carità, niente di personale per i tanti che ci lavorano, magari anche con impegno, ma se la disoccupazione aumenta vuol forse dire che questo ministero non riesce a raggiungere i suoi obiettivi, quali che essi siano, e se il sistema pensionistico ha dovuto essere riformato vuol dire che quanto è stato fatto sinora con il sistema retributivo era solo una rapina ai danni delle giovani generazioni. Lo sapevano tutti, ma, tranne chi votava contro, gli altri si sono ben guardati dal dirlo.
Insomma, i risultati parlano chiaro, chi continuerebbe a ingozzare un obeso che passa le sue giornate in poltrona a mangiare?
La colpa è del Parlamento, è lì che si fanno le leggi, ma non mi risulta che le proposte del ministero in questione siano mai state di senso contrario.
Se il Parlamento può fare tutte le fesserie che vuole in materia di Lavoro e Pensioni, a che gli serve un ministero che prepari le bozze di legge da buttare nel cestino? I nostri rappresentanti possono inventarsi le loro corbellerie da soli, hanno l’iPad, lo usino anche per scrivere, non solo per giocare.
Se i sindacati saltano alla gola del Ministro del Lavoro appena l’incauta signora dice che bisogna ripensare i contratti, è evidente che il ministero è inutile e, anzi, pericoloso.
Che bisogno c’è di avere un ministero che si occupa di una pensione che non arriva mai? Da quando il Duce ha istituito la previdenza sociale, i politici hanno fatto quel che hanno voluto. Bastano pochi funzionari con un programmino per calcolare la pensione da fame che le generazioni precedenti ti hanno lasciato.
La colpa è sicuramente di noi cittadini che abbiamo confidato in un ente cronicamente insolvente come lo stato cattocomunista, quello che fa debiti per avere il consenso dagli anni Sessanta/Settanta e che tenta di spostare il problema verso l’Europa, che risponde con il gesto del seminatore, o verso il futuro, cioè le generazioni che non possono sapere quanti debiti hanno prima di nascere.
Nell’epoca della globalizzazione che senso ha tenere un organismo che si occupa di una cosa che in Cina, Brasile o in Estremo Oriente costa meno? Spero non si voglia riconvertirlo nel ministero della Delocalizzazione, giusto per facilitare la creazione di posti di lavoro all’estero …
E’ ora di prendere atto che non è compito dello Stato trovare il lavoro ai cittadini, ma solo di stabilire poche ed efficaci regole di funzionamento, il resto lo deve fare il mercato e la voglia di lavorare di ognuno di noi, se mai ancora ci fosse. Di ministeri scomparsi ce ne sono vari, ricordate quello delle Partecipazioni statali?
Cybergeppetto
p.s. Il ministro Fornero esce in lacrime da un incontro con il sindacato, le hanno detto che l’articolo 18 deve rimanere com’è. Il suo ministero è stato costretto dai rappresentanti dei lavoratori a scrivere un documento che dimostra che lo statuto dei lavoratori va benissimo. C’è tutto un dicastero per farlo …
Foto: leggo.it