Era tutto materiale pronto per un uso immediato quello che è stato sequestrato ieri nell’area di responsabilità italiana nell’Afghanistan occidentale.
Razzi, bombe a mano, bombe da mortaio, proietti d’artiglieria di vario calibro e caratteristiche (contro carri- HEAT, alto esplosivo- HE, illuminanti), “le cui buone condizioni di mantenimento presupponevano un imminente uso per attacchi alle basi della coalizioni o per il confezionamento di ordigni improvvisati (IED – Improvised Explosive Devices)”, sono stati sequestrati ieri a conclusione di un’operazione condotta nel settore centrale dell’area di responsabilità del Comando Regionale Ovest (RC-West), a guida brigata Sassari.
Il comunicato di RC-W riferisce inoltre che l’operazione, condotta dalla Task Force Center su base 66° reggimento aeromobile Trieste, è stata supportata da assetti dell’intelligence nazionale appartenenti all’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE), e si è sviluppata in risposta a un lancio di razzi contro la base di Shindand, Forward Operational Base (FOB) La Marmora, dello scorso 19 gennaio, che tuttavia non aveva causato danni.
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Fonte: RCF-W ISAF
Foto: RC-W ISAF