Il rugby potrebbe spiazzare lo sport nazionale afgano del buzkashi, il polo giocato con la carcassa di capra decapitata.
E non solo per il semplice fatto che un cavallo per giocare a buzkashi costa e ben poche società sportive afgane se lo possono permettere, ma proprio perché gli afgani sembrano proprio fatti per il rugby, a detta dei più appassionati.
Così il calcio d’inizio del primo torneo di rugby in Afghanistan di venerdì 23 dicembre ha acceso molte speranze, tanto che i più entusiasti, fa sapere un articolo di RugbyRugby, vedono nelle azzuffate del rugby una pratica sportiva molto simile al buzkashi, ma senza i costosi cavalli.
“E’ il nuovo buzkashi”, ha confermato Asad Ziar, il CEO dell’Afghan Rugby Federation (ARF) che solo il mese scorso si è affiliata all’Asian Rugby Football Union. “Siamo gente rude e dura, siamo fisicamente tagliati per questo gioco energico e veloce”, ha sottolineato Ziar.
Con questa convinzione c’è da credere che davvero il rugby potrà spiazzare non solo lo sport nazionale afgano, ma anche il cricket e il calcio, recentemente entrati nel gusto locale.
Per il momento l’ARF conta solo 220 iscritti. Ancora pochi per puntare alla diffusione del gioco in tutto l’Afghanistan. Ma la curiosità destata nei giovani spettatori al torneo sponsorizzato dall’ambasciata britannica a Kabul, dove si sono incontrate dieci squadre provenienti da quattro province per sette incontri in due giorni, promette bene.
L’aspetto difficile, al momento, è trovare allenatori che capiscano il gioco, ha spiegato Steve Brooking, inglese di Bristol, in Afghanistan con le Nazioni Unite e consulente tecnico nell’ARF. Ma i giocatori sono convinti che con il giusto supporto il rugby possa davvero decollare in tutto l’Afghanistan.
Fonte: rugbyrugby.com
Foto: bestourism.com