Ott 1, 2011
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Nato, il segretario generale Rasmussen anticipa il summit del 20 maggio a Chicago e il concetto di Smart Defence: lo scenario è la crisi economica

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E’ allo European Policy Centre di Bruxelles che Anders Fogh Rasmussen, il segretario generale della Nato “arrivato alla metà del suo mandato”, ha sottolineato ieri 30 settembre l’importanza di mantenere unita la politica nord-atlantica soprattutto in questo periodo di crisi economica globale.

Ma prima ancora lo aveva fatto con una serie di tweet su twitter, brevi ma chiari: in periodo di crisi si spende meglio se si spende tutti in modo intelligente. E per una causa comune: la sicurezza. E’ quello che Rasmussen ha indicato come il concetto di Smart Defence.

Questo è infatti il nocciolo della questione, secondo le stesse parole del segretario generale: “Lo scenario del nostro summit Nato a Chicago è la crisi economica globale. E non c’è contraddizione tra l’essere preoccupati per l’economia ed essere preoccupati per la sicurezza. Perché economia e sicurezza sono interconnesse”.

Rasmussen ha sottolineato quanto la crisi e l’aumento del debito rendano le nazioni vulnerabili al punto da dover portare sullo stesso piano di interconnessione le politiche fiscali e quelle di sicurezza: “entrambe impongono di ottenere il massimo da ogni euro, sterlina o dollaro speso nel comparto difesa e sicurezza”. E prosegue: “La sicurezza non è un optional, neppure in tempi di austerità. Non è un lusso, ma una necessità vitale”.

Il richiamo all’azione comune nella univocità di intenti è stato fortemente sollecitato da Rasmussen in questo suo anticipo del summit in programma per il 20 e 21 maggio 2012 a Chicago.

“I problemi della sicurezza non attendono che noi arriviamo a risolvere le nostre difficoltà economiche”, ha dichiarato il segretario generale della Nato, “e neppure queste si risolvono da sole”.

Un forte monito quello del segretario Nato Rasmussen, che lo porta ad affermare la fiducia in una Nato committed, capable and connected in grado di ribadire a Chicago il suo forte spirito di unità, corroborato ancor di più dal periodo di crisi globale. E dalle critiche mosse alla effettiva unità di intenti nella definizione degli interventi operativi, quello in Libia prima di tutti.

Fonte: NATO

Foto: NATO

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