Ott 16, 2011
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Indignarsi è più facile che lavorare

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By Cybergeppetto

Osservavo ieri i gruppi di “indignados” che si aggiravano nei dintorni della stazione Termini di Roma,  degni successori di tanti tipi di manifestanti che ho visto nel corso degli anni.

Una volta c’erano i collettivi,  tipo quello di via dei Volsci a Roma, poi ci sono stati gli indiani metropolitani e i  fricchettoni d’ogni tipo, poi i punk e tanto altro ancora. Il solito miscuglio di ideologie morte e sepolte dalla Storia, canne e musica senza melodia e senza armonia.

Poco importa se hanno i capelli rasta o gli abiti dall’aspetto trasandato,  mi sono chiesto cosa avrebbero potuto fare nella vita in un’epoca in cui lavorare fa schifo a tutti gli ideologi del periodo post ideologico.

Potrebbero lavorare nel settore primario,  l’agricoltura?

Evidentemente no, dall’Ottocento in poi con le rivolte socialiste si e’ diffusa l’idea  che la terra e’ bassa, la schiena si lamenta e la merda degli animali puzza.

Potrebbero lavorare nel settore secondario, l’industria?

Evidentemente no, il padrone li sfrutterebbe, il lavoro in catena di montaggio e’ disumanizzante, il kapo del sindacato rosso non vuole. La chiave inglese e’ pesante e senz’anima,  dà soddisfazione solo se la dai in testa al reazionario di turno.

Potrebbero lavorare nel settore terziaro, il settore dei servizi?

Evidentemente no, finirebbero per essere sfruttati dalle agenzie di lavoro interinale nei call-center.

Loro vogliono diritti senza sudore, al massimo gli puoi chiedere di tirare un estintore contro un carabiniere o contro la vetrina di una banca.

E’ inutile pensare che questi ragazzi faranno un lavoro: quelli disponibili non gli piacciono. Ma loro hanno trovato la loro strada, un cursus honorum fatto di proteste e di macchine bruciate; papà e mamma passano la paghetta, il comune rosso paga luce, acqua, e gas,  l’affitto non lo pagano e basta.

Qualcuno di loro diventerà un politico locale e sbarcherà il lunario dirigendo un’azienda municipalizzata per meriti politici,  pagheremo noi in bolletta i suoi errori.

Qualcuno più truce diventerà un politico iperpopulista,  sempre pronto a manifestare contro qualcuno che gli indica il suo editore.

Questo modello funziona ed e’ vincente,  ormai lo abbiamo esportato anche all’estero dove tanti pirla s’indignano perché e’ più facile che lavorare e si trova sempre un politico populista che ti aiuta.

Cybergeppetto

p.s. I politici populisti hanno duramente criticato la Polizia che,  tra centinaia di migliaia di pacifici indignati,  non ha saputo isolare un migliaio di violenti. La prossima puntata di Chi l’ha visto? sarà dedicata al servizio d’ordine degli “indignados”.

Il manifestante che lancia l’estintore è del Secolo XIX

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Inchiostro antipatico