Esigenze al femminile, da tenere in considerazione per promuovere l’arruolamento delle donne nelle Forze Armate italiane e da valutare per meglio integrare il personale nei reparti addestrativi e operativi.
Un questione che non si risolve in due parole.
Per motivare il personale femminile, e fornirgli così la serenità per poter svolgere al meglio le proprie funzioni, è necessario infatti prevedere servizi di supporto quali asili nido e assitenza alla funzione genitoriale impegnata nella professione militare.
La necessità di monitorare le attuali condizioni dei militari donna con continuità è stata sottolineata dal ministro della Difesa Ignazio La Russa (foto), intervenuto all’ultima riunione del Comitato consultivo sul servizio militare femminile che si è tenuta il 13 settembre allo stato maggiore della Difesa a Roma alla presenza del Capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, e del Comandante generale della Guardia di Finanza, generale di corpo d’armata Nino Di Paolo.
Il ministro, nel suo intervento introduttivo, ha sottolineato l’esigenza di nuove iniziative per promuovere l’arruolamento femminile e la necessità di mantenere il controllo costante sulla situazione del personale femminile attualmente in servizio.
Il Comitato consultivo sul servizio militare femminile è un organismo che assiste la Difesa e la Guardia di Finanza nell’azione di indirizzo, coordinamento e valutazione dell’inserimento e dell’integrazione del personale femminile.
L’attuale Comitato, nominato lo scorso 9 giugno, durerà in carica per due anni ed è composto da sette membri, tutti donne: quattro rappresentano il ministero della Difesa, due il ministero per i Diritti e le Pari Opportunità e uno il ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il Comitato ha in programma una serie di visite a reparti addestrativi e operativi delle Forze Armate e della Guardia di Finanza.
Fonte: stato maggiore della Difesa
Foto: stato maggiore della Difesa