E’ ufficiale. Secondo quanto riportato domenica 18 settembre dal Sudan Tribune, gli Stati Uniti hanno comunicato ufficialmente l’imminente inizio di attività di compagnie petrolifere americane sul suolo del Sud Sudan, lo stato africano nato lo scorso 9 luglio.
Si conclude così il periodo di chiusura agli affari con l’America, conseguenza dell’imposizione di sanzioni economiche al Sudan elevata dagli Stati Uniti nel 1997.
Il nuovo stato, infatti, resta al di fuori di tali sanzioni che investono invece il vicino Sudan, come indicato dagli stessi Stati Uniti la scorsa settimana.
Ora è una questione di definizione dei criteri che regoleranno l’attività delle compagnie americane, attualmente allo studio dell’agenzia statunitense Office of Foreign Assets Control (OFAC), che dovrebbe comunicare a breve la relativa regolamentazione.
Dunque accanto alle China National Petroleum Corp, Malaysia’s Petronas e India’s Oil and Natural Gas Corp, già attive nell’area, si aggiungeranno ora anche le occidentali Chevron Corp e Marathon Oil Corp, finora tenute lontane dal business dall’embargo alle attività commerciali con il Sudan.
Rimane il problema del trasporto di greggio attraverso il nord Sudan, per raggiungere Port Sudan e prendere il mare. Tenuto conto anche dei circa 30 dollari per ogni barile in transito chiesti dal governo di Khartoum.
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Fonte: Sudan Tribune
Foto: ilfattoquotidiano.it