Ago 4, 2011
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Il segreto della caserma fa audience. Il delitto paga. Parolisi ha svoltato

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By Cybergeppetto

Che sia innocente o colpevole, Salvatore Parolisi, presunto assassino di Melania Rea, è sul punto di cambiare status, da militare di truppa dell’Esercito a star dello show business.

Comunque vada la sua vicenda giudiziaria, tra non molto sarà fuori, subito se innocente, molto presto se colpevole. La cultura giuridica d’Italia è fatta così.

Il giorno in cui si riapriranno per lui le porte del carcere, tutte le televisioni che hanno dedicato i programmi del pomeriggio alle più fantasiose speculazioni sul delitto di Ascoli saranno tutti lì ad attenderlo.

Tutti vorranno sapere i presunti segreti della sua vita e, perché no, della sua caserma. Non si parla d’altro da giorni.

Tutti saranno pronti a offrirgli soldi per altre ore e ore di puttanate in libertà. Schiere di rotocalchi se lo contenderanno per interviste esclusive.

Un passaggio in un reality non è da escludere, sai che ascolti nelle scene in cui cerca di concupire qualcuna delle ospiti dell’isola o della casa di turno!

Dovesse proprio andare male, un calendario almeno ci può stare, qualche film alla Rocco Siffredi non glielo leva nessuno, la patatina tira…

Un caporalmaggiore dell’Esercito che fa il suo dovere è, insieme a tutti i suoi colleghi di ogni ordine e grado, un povero diavolo che non fa notizia. Se schiatta in operazioni la sua bara verrà ricevuta in pompa magna, ma le trasmissioni del pomeriggio, no, quelle servono a parlare fino allo sfinimento dei delitti dell’estate, quelli che vengono dopo quelli dell’ultima primavera e prima di quelli, non sia mai, del prossimo autunno.

Ore interminabili a dissertare di segreti inconfessabili, di profili psicologici o psichiatrici, di particolari scabrosi, di interviste ai protagonisti, spesso sconvolti non solo dall’enormità del fatto, ma anche dall’abnorme e turpe curiosità della pubblica opinione che nulla ha a che vedere con il diritto di cronaca e con le necessità d’informazione.

Io non li capisco i giovani che fanno seriamente il militare e che non abusano del grado per portarsi a letto le colleghe; basta che ammazzi qualcuno in maniera televisivamente appetibile e la tua vita cambia, sei una persona nota, con delle concrete possibilità di far soldi, se lavori onestamente sei un cretino.

Il mondo dei media è attratto dal deviante, da colui che, tenebroso e indecifrabile, si presta alle speculazioni più fantasiose, alle ipotesi più strambe. Il giocattolo preferito di quei giornalisti ed esperti televisivi che, diversamente, avrebbero passato ore sotto il sole a vangare la nuda terra.

Bisogna semplicemente essere onesti al punto da ammettere, pur assai controvoglia, che la nostra repubblica non è fondata sulla democrazia e sul lavoro, ma sul debito e sul delitto.

Sei fai debiti puoi diventare politico, sei ammazzi qualcuno ti fai un avvenire, per gli altri solo briciole.

Cybergeppetto

p.s. La moglie di un caporalmaggiore ha tramortito con un mattarello il marito, caporalmaggiore dell’Esercito, che le aveva proposto di inscenare un finto rapimento per lucrare sui servizi giornalistici dei rotocalchi. Quando la signora ha compreso che il consorte voleva apparire nudo in un calendario è passata alle vie di fatto.

La foto di Parolisi intervistato da Quarto Grado è di davidemaggio.it

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Inchiostro antipatico