Ago 2, 2011
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Criminali, ma…. Persone oneste, punto

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By Cybergeppetto

Lo so, ho sbagliato, la televisione non la devo vedere nemmeno d’estate, fa male sentire certe stupidaggini, ma io stavo solo facendo colazione…

Ieri a Bari vi sono stati dei disordini durante i quali degli immigrati, esasperati dall’attesa della definizione delle loro richieste di asilo, hanno bloccato una strada statale, ferito poliziotti e passanti, distrutto un buon numero di automobili.

Il portavoce di una nota organizzazione internazionale impegnata nel soccorso dei rifugiati ha liquidato l’episodio con un “questi episodi sono da condannare, ma …” che era il preludio ad una lunga filippica contro noi italiani che non aiutiamo abbastanza questi tapini.

Finito l’intervento c’era pure un musicista d’accatto che ha intonato una canzoncina sui migranti al pianoforte, giusto per sottolineare la presunta nobiltà del bisogno contro il colpevole egoismo di chi non accetta la violenza.

I crimini non si combattono con il ma, l’ideologia che vede sempre una colpa pubblica che sovrasta quelle private è una cancro che devasta una società che è ormai priva di uno dei suoi elementi di tenuta, la Giustizia.

In una società onesta il criminale è un criminale, senza alcun “ma” che possa addolcirne i tratti, così come le persone oneste sono tali senza alcuna necessità di specificazione, punto.

Il criminale, dopo essere stato condannato come tale, può essere sicuramente aiutato a redimersi, cosa che non coincide necessariamente con il fargli fare meno galera possibile, se e quando si riesce a vedere il criminale in galera.

Non è ben chiaro se questi clandestini siano dotati di una particolare perspicacia che gli ha consentito di capire come vanno le cose in Italia, oppure siano solo indottrinati da lobbies che inquinano le forze politiche e certe organizzazioni internazionali che sanno come si ottiene qualcosa nella penisola.

Il Belpaese è notoriamente basato sulla protesta e sulla difesa ad oltranza dell’interesse personale contro il vituperatissimo interesse generale, quello che tutti i politici nominano e del quale a nessuno interessa granchè.

Il risultato è un paese in balia della criminalità organizzata che ha i suoi migliori alleati nei paladini dei migranti. Un paese stretto tra regole cervellotiche che rendono difficile la creazione di nuovi posti di lavoro e un flusso migratorio inarrestabile che non si può gestire con i paraocchi dell’ideologia. Un paese in cui tutti, i migranti, chiedono di far qualcosa, ma in cui una folle amministrazione pubblica impedisce di far qualsiasi cosa in tempo utile, impegnata com’è nei suoi riti inutili, inopinatamente scambiati per democrazia.

Se tutti quelli che si sbracciano per i migranti, che non sono tutti criminali, andassero a zappare avremmo un deciso incremento di PIL di cui potrebbero beneficiare tutti.

Cybergeppetto

p.s. La portavoce ha ricevuto il premio “Stakanov” per l’opera svolta nella raccolta dei pomodori. Sono ormai lontani i tempi del “ma”, l’era del lavoro ha dissolto rapidamente la nube di ideologia e ozio che si celava dietro la casta internazionale dei fannulloni ideologizzati.

Foto: ilgazzettino.it

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Inchiostro antipatico