Israele l’aveva annunciato venerdì e domenica l’ha fatto. Ha riconosciuto il nuovo stato del Sud Sudan, nato ufficialmente sabato 9 luglio con la dichiarazione della propria indipendenza dopo il referendum di gennaio che ne ha decretato la secessione dal nord governato da Omar al-Bashir.
E ha fatto di più. Ha offerto aiuto economico per lo sviluppo e la prosperità di questo “stato che cerca la pace”, nelle parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu.
La popolazione del Sud Sudan è prevalentemente cristiana o fedele a riti tradizionali africani, mentre il nord del Sudan è a prevalenza musulmana e non ha relazioni con lo stato di Israele.
Il territorio ebraico accoglie migliaia di rifugiati sudanesi e continua a ricevere migranti che arrivano dal Sinai egiziano dopo averlo attraversato a piedi.
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Fonte: Reuters
Foto: Reuters