Lug 20, 2011
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Afghanistan, il nitrato d’ammonio per gli IED arriva con i convogli della NATO

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Da una parte – l’Afghanistan – si combatte e si muore contro il nemico nascosto al bordo della strada, l’Improvised Explosive Device (IED), dall’altra – il Pakistan – si chiude un occhio e si permette che i talebani continuino a fornirlo. Di più, lo si spedisce  sui convogli stessi contrattualizzati dalla NATO.

E’ Military.com a svelare in un articolo di ieri 19 luglio come il nitrato d’ammonio, materia prima essenziale per la fabbricazione di IED, venga continuamente prodotto in Pakistan e dal Pakistan continuamente spedito in Afghanistan. Ciò che ancora un po’ desta meraviglia, però, è che questo materiale entri nel Paese delle Montagne viaggiando a bordo dei mezzi di chi, invece, continua a combattere e morire per gli IED.

Eppure spedire il materiale per gli IED dal Pakistan oltre la frontiera afgana non è poi così difficile neanche a bordo dei mezzi di ISAF e della NATO, fa sapere Military.com.

Per prima cosa, gli autisti vengono facilmente corrotti con prezzi che rivaleggiano ampiamente con i loro stipendi (un solo chilo di nitrato d’ammonio trasportato, fa sapere l’articolo, viene pagato fino a 3mila dollari dai contrabbandieri, una cifra a cui un autista non sa dire di no).

Poi, la produzione di nitrato d’ammonio è così popolare – il materiale è un fertilizzante prodotto liberamente per l’agricoltura – che non c’è proprio rischio che le fabbriche di Karachi rimangano senza lavoro o senza clienti.

Infine, la rotta è storicamente nota per il contrabbando. Già nel 2002 si segnalavano casi di importazioni/esportazioni abusive proprio all’ombra di quell’accordo di trasporto merci tra Afghanistan e Pakistan denominato Afghan Transit Trade. Una rotta unica, considerate le caratteristiche geografiche del luogo, che viene utilizzata ancora oggi anche dai convogli NATO.

Fonte: Military.com, Pakistan Economist

Foto: pkeconomist.com

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Afghanistan · Forze Armate · Sicurezza