Giu 16, 2011
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Una base della CIA in Yemen. La guerra degli USA contro l’AQAP, la filiale yemenita di al-Qaeda

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Se ne era già parlato nel novembre scorso senza troppi indugi. Gli Stati Uniti hanno la ferma intenzione di colpire l’al-Qaeda dello Yemen, AQAP (al-Qaeda in the Arabian Peninsula), e il primo passo è quello di creare una base della Central Intelligence Agency (CIA) nell’area.

Il progetto non rappresenta una novità, nemmeno dal punto di vista mediatico. Ma l’argomento è stato ripreso nuovamente dalla stampa internazionale. Stavolta è stata l’Associated Presse (qui via Stars and Stripes) a riportarlo in auge e il Los Angeles Times a riprenderlo. Di veramente nuovo, giornalisticamente parlando, c’è che gli States sarebbero sul punto di organizzare un attacco con i loro drone sullo Yemen.

E’ il momento giusto per parlarne, ora che i veicoli senza pilota hanno dimostrato la loro utilità in Pakistan, esattamente com’era il momento giusto allora parlare di una base della CIA in Yemen, quando una serie di pacchi bomba spediti via aerea terrorizzava voli cargo e aeroporti del globo.

E sarebbe anche il momento giusto per agire. Al momento lo Yemen è in preda al caos per le recenti manifestazioni di piazza contro il governo. Lo stesso presidente Ali Abdullah Saleh, ufficialmente allineato con gli Stati Uniti nell’attività antiterroristica, è fuori paese per un periodo di convalescenza dopo essere stato ferito durante un attacco armato contro il palazzo presidenziale lo scorso 3 giugno.

Secondo una fonte di intelligence, cita l’LA Times, sarebbe stato lo stesso presidente Barack Obama ad autorizzare apertamente l’espansione dell’attività antiterroristica nello Yemen, vista la minaccia costante che l’AQAP continua a rappresentare nei confronti degli USA.

Un’azione in questo senso mentre il paese è in preda al caos senza il leader contestato potrebbe essere letta come un intervento tempestivo con le maggiori garanzie di successo. Sia nell’immediato, sia per il futuro, nel caso in cui un nuovo eventuale governo non presentasse la stessa disponibilità nei confronti degli USA nella lotta al terrorismo.

Ma un attacco di drone sullo Yemen, dove sono in corso non solo proteste a favore della democrazia, ma anche dispute tribali e spostamenti di militanti con legami qaedisti, potrebbe rappresentare la mano dal cielo in aiuto al presidente amico degli States.

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Dopo Iraq e Afghanistan, gli USA pensano allo Yemen (17 novembre 2010)

Fonte: Los Angeles Times, Associated Press via Stars and Stripes

Foto: mappa BBC

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Forze Armate · Sicurezza