Mag 20, 2011
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Strauss-Kahn al Quirinale

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By Cybergeppetto

Quella che ci si presenta è un’occasione irripetibile, Dominique Strauss-Kahn è la persona giusta per la presidenza della Repubblica italiana.

L’obiezione secondo cui sarebbe un approfittatore di donne o, peggio, un maniaco sessuale dedito allo stupro e alla sodomia, è del tutto insussistente, infatti le intemperanze sessuali della classe politica italiana, soprattutto quelle non divulgate ai media, non hanno nulla da invidiare alla performance dell’alto dirigente internazionale francese.

La politica italiana ha degli aspetti di tipo orale e anale che non sfuggono al più disattento degli elettori, da questo punto di vista Strauss-Kahn è un pivello.

I francesi saranno anche statalisti e sciovinisti, ma una cosa l’hanno capita bene: quando troppi galli cantano non si fa mai giorno, è per questo che passarono al presidenzialismo ormai molti decenni or sono quando De Gaulle fu richiamato all’Eliseo per fare la quinta repubblica.

Gli ultimi tre presidenti che abbiamo avuto si distinguono solo per aver fatto melina a ogni sforzo di cambiamento con la scusa che le riforme devono essere condivise, come dire che bisogna aspettare la prossima eclisse di luna o che è meglio attendere che tutti i leader dell’opposizione imparino a usare il congiuntivo.

Dominique potrebbe avere argomenti molto intrusivi e convincenti nei confronti dei politici che si presentassero incautamente al Quirinale per chiedergli di non firmare questa o quella legge.

Stessa cosa potrebbe accadere a quei rappresentanti delle regioni o dei comuni che dovessero chiedere di far risolvere al governo il problema dei rifiuti.

Quelli che dovessero ricevere soltanto un godemichet sarebbero ben contenti per lo scampato pericolo.

Non dimentichiamo che ci vorrebbe finalmente qualcuno che fosse capace di arginare il problema principale della Penisola, il debito pubblico, non credo che ci siano obiezioni sul fatto che da De Nicola in poi nessuno dei presidenti che abbiamo avuto sia stato in grado di far rispettare l’obbligo di copertura finanziaria stabilito costituzionalmente, talché non vedo chi possa disconoscere le competenze in materia di finanza pubblica del nostro focoso amico transalpino.

Anche rispetto agli ultimi inquilini l’immagine ne guadagnerebbe, niente difetti di pronuncia, niente sciatteria labronica, niente canizie e, soprattutto, niente nostalgie post comuniste, anche se Dominique stava per candidarsi con la “gauche”, la sinistra chiccosa e con la puzza sotto il naso che protegge i terroristi.

Qualcuno potrebbe obiettare che Dominique è un nome poco italiano, va bene, cambiamogli il nome con uno più cisalpino, Lando potrebbe fare al caso nostro.

Qualcuno potrebbe, infine, obiettare che l’elezione di Lando al colle più alto di Roma potrebbe esporre il personale del palazzo al rischio di subire sodomia, certo, non nego che qualche probabilità ci sia, ma, tutto sommato, meglio a quelli là che sono ben pagati, piuttosto che a noi cittadini che lo prendiamo nel secchio da così tanti anni. Hai visto mai che si riesce a ridurre il numero di dipendenti che pare sia doppio rispetto a quelli di Buckingam Palace?

By Cybergeppetto

p.s. Nelle more dell’elezione a presidente della repubblica italiana, la Lega Nord ha offerto a Dominique Strauss-Kahn la carica di segretario federale, il partito ha bisogno di un interprete deciso e forte del “celodurismo” che ormai manca. Colei che assistette con stupore e tristezza al declino del senatore che ce l’aveva duro ha dichiarato con soddisfazione: “Finalmente si torna ai vecchi tempi!”. Dominique ha subito tuonato sui media: “La Padania d’abord!”

La copertina del fumetto su Lando è tratta dal Forum della Fantascienza

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Inchiostro antipatico