Oltre 250 rappresentanti tra personale militare, governativo e civile provenienti da Africa, Europa, Sudamerica e Stati Uniti si sono incontrati la scorsa settimana a Norfolk, in Virginia, per pianificare i prossimi impegni dell’Africa Partnership Station (APS) per il 2012.
Nel corso della conferenza principale diciotto rappresentanti africani, quattro europei, un sudamericano e gli statunitensi hanno cominciato a sviluppare i piani relativi alle esercitazioni navali, all’addestramento e alle visite nei porti dell’Africa.
Secondo le dichiarazioni dell’ambasciatore James D.McGee, che è Foreign Policy Advisor presso le US Naval Forces Europe-Africa, l’APS rappresenta lo strumento perfetto per affrontare i problemi nell’area, primi tra tutti la pirateria e la pesca illegale, ma anche il traffico illegale di petrolio, il traffico di narcotici e lo stesso traffico di persone.
Per preservare il mare in quanto risorsa comune affinché le minacce non ne impediscano un uso equilibrato, l’agenda APS rappresenta l’iniziativa internazionale diretta a incrementare la sicurezza nelle acque africane tramite un continuo addestramento collettivo dei paesi partecipanti.
Creata nel 2007, dal 2009 l’APS ha cominciato a svilupparsi come una piattaforma di collaborazioni internazionali e di addestramento alla sicurezza sul mare, arrivando a includere anche il Mozambico, le Seychelles e la Tanzania nelle acque più orientali del continente africano.
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Fonte: US Africa Command
Foto: Stratfor