Apr 23, 2011
813 Views
0 0

Piaccia o meno, ricordate anche lui

Written by

By Cybergeppetto

Il 29 aprile 1945 il Maggiore Pilota Adriano Visconti veniva falciato da una raffica di mitra alle spalle nel cortile della caserma del reggimento “Savoia Cavalleria” a Milano, con lui fu ucciso anche il suo aiutante maggiore, Sottotenente Pilota Valerio Stefanini. I due furono finiti con dei colpi di pistola a bruciapelo dai partigiani comunisti in quel momento rappresentati dalla X brigata Redi e X brigata Rocco.

Visconti, Comandante del 1° Gruppo Caccia dell’Aviazione Nazionale Repubblicana, aveva sottoscritto un accordo controfirmato da rappresentanti della Regia aeronautica, del C.L.N.A.I., del C.L.N. e da 4 capi partigiani (tra i quali Aldo Aniasi “Iso”, poi deputato e sindaco di Milano).

L’accordo garantiva la libertà ai sottufficiali e agli avieri del Gruppo, l’incolumità personale di tutti gli ufficiali, nonché l’impegno di consegnarsi alle autorità militari italiane o alleate, come prigionieri di guerra. Quando furono uccisi, Visconti e Stefanini erano quindi tutelati dalle Convenzioni di Ginevra e come tali avrebbero dovuto essere rispettati e custoditi.

Adriano Visconti è il più grande degli assi italiani della 2a guerra mondiale con 26 vittorie accreditate (19 aerei abbattuti nella Regia aeronautica e 7 nell’Aeronautica repubblicana) e 18 probabili, secondo le graduatorie straniere. Durante tutto il conflitto ha sostenuto 72 combattimenti aerei, per i quali gli furono conferite, al Valor Militare, 2 medaglie di bronzo, 6 d’argento, 3 croci di ferro, 1 promozione per merito di guerra. Per queste ragioni è ricordato anche nella galleria degli Assi del Museo Nazionale dell’Aria e dello Spazio di Washington.

Il suo oblio in Patria è dovuto alla barbarie di una parte politica che, dopo averlo ucciso, ha preferito far fare carriera ai suoi assassini.

Ripeto in quest’occasione che i morti non hanno colore politico, non ci sono quelli buoni e quelli cattivi, ritengo, inoltre, di dover aggiungere che un assassinio è sempre un crimine anche se a commetterlo non è un nazifascista scellerato, ma un partigiano comunista che si atteggerà a paladino della libertà solo perché miracolato dall’amnistia di Togliatti.

E’ il caso di rammentare che il Capo dello Stato ha dichiarato che “piaccia o meno il contributo dei partigiani è stato fondamentale per restituire dignità, indipendenza e libertà al Paese” e ha parlato di “sforzo da compiere per ricomporre in spirito di verità” la storia del Paese e per giungere a “un comune sentire storico”.

Al fine di compiere lo sforzo di cui si parla, piaccia o meno al Presidente, rammento che molte ricerche storiche hanno ormai accertato che la componente comunista della Resistenza si abbandonò a ogni sorta di crimini e atrocità dal ’43 al ’48 e che si batté per l’instaurazione della dittatura in Italia, grazie a Dio perdendo.

Nessuna persona onesta potrà mai considerare quelle persone e quei valori come fondanti della convivenza civile.

Piaccia o meno al Presidente, sul piano tecnico militare l’apporto delle formazioni partigiane fu del tutto ininfluente, la Campagna d’Italia si protrasse infatti per quasi due anni senza nessuna accelerazione della liberazione della penisola che, in ogni caso, dobbiamo agli alleati.

Adriano Visconti, uno dei pochi difensori dei cieli d’Italia dai bombardamenti indiscriminati e terroristici degli alleati, riposa in pace tra i caduti della Repubblica Sociale Italiana nel campo 10 del Cimitero di Musocco a Milano.

Cybergeppetto

p.s. Adriano Visconti entra nell’abitacolo del suo rombante Macchi MC 205 “Veltro”, saluta il suo motorista dicendo : “Sto molto meglio chiuso qui dentro, che a passeggio nelle caserme dei liberatori, là dove mi aspettano posso andarci direttamente in volo”.

Le immagini di Adriano Visconti e del suo velivolo personale sono tratte dal gruppo di Facebook a lui intitolato.

Sulla Liberazione:

Guerra di Liberazione. La brigata aeromobile Friuli commemora la liberazione di Riolo e onora i caduti dell’allora gruppo di combattimento Friuli (11 aprile 2011)

Article Categories:
Inchiostro antipatico