By Cybergeppetto
La petroliera “Equator” battente bandiera liberiana e gestita dalla società greca Dynacom Tankers Management , secondo un dispaccio d’agenzia della Reuters, è attraccata all’inizio di marzo al porto di Marsa el Ariga, controllato dai ribelli anti Gheddafi, si tratta di una nave che può caricare fino ad un milione di barili di petrolio.
La nave sembra essere vuota a giudicare dalla linea di galleggiamento e la società interessata rifiuta di fornire indicazioni circa il compratore del petrolio.
I ribelli sostengono di aver concluso una transazione sul mercato del petrolio Qatariota ed avrebbero chiesto all’ONU di non includere quest’attività, che avverrebbe secondo loro a Tobruk, in quelle vietate dalle recenti sanzioni . L’ENI, dal suo canto, ha in corso contatti con le autorità di Bengasi per proteggere il suo ruolo leader in Lybia.
Sarà un mesetto che sentiamo dire che in Libia si combatte per la libertà, nessuno parla di petrolio, tutti dicono che Gheddafi se ne deve andare perché è un dittatore, ma quelli che ora sono suoi oppositori erano con lui fino a due mesi fa, si sono redenti in quattro e quattr’otto?
Dietro le cortine nebbiogene sulla libertà sarebbe interessante sapere chi vuol mettere le mani sul petrolio libico, da un rapido giro sui principali siti di news non si hanno grandi riscontri sulla notizia, se non su un sito australiano.