Apr 1, 2011
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Assisteteli, ma arrangiatevi. Federalismo all’amatriciana sui clandestini

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By Cybergeppetto

Presto la prima persona, singolare o plurale che sia, sarà bandita da qualsiasi frase che comporti un’azione, si potrà soltanto dire “fate” o “bisogna fare”, inutile aspettarsi che qualcuno dica “noi faremo”.

Ci sono diecimila persone da ripartire sul suolo nazionale, il governo chiama e la politica risponde:

– il sottosegretario Alfredo Mantovano si dimette per protesta, aveva promesso ai suoi elettori pugliesi che in quella regione non sarebbe arrivato nessuno;

– “Quella delle tendopoli è una scelta unilaterale del Governo” dichiara il Presidente del Consiglio delle Regioni, Vasco Errani;

– Vito De Filippo, presidente della regione Basilicata: “dal Governo vengono dette cose che sono al di fuori di qualunque intesa”;

– quattro donne, tra cui l’assessore alle Politiche sociali del comune di Pisa, Maria Paola Ciccone, una incinta e una invalida, si sono incatenate questa mattina davanti ai trattori che bloccano la strada di accesso all’ex centro radar statunitense di Coltano; da quelle parti c’era un campo di concentramento per gli ex repubblichini, ma non se lo ricorda nessuno;

– Pier Ferdinando Casini, ricordando le dimissioni del sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, si preoccupa:  “Quelle dimissioni sono un grave fatto politico”; il resto non gli interessa;

– Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia : “Questo governo, che e’ il piu’ federalista della storia, adotta provvedimenti in maniera che piu’ centralista non si puo’ e poi si scandalizza se le popolazioni e le amministrazioni scendono in campo non essendo state coinvolte”.

Si potrebbe continuare a lungo, ma il succo è semplice: i politici locali, quale che sia il loro colore, sono capaci di dire “noi vogliamo avere”, “voi dovete darci”, “abbiamo già dato” ecc. ecc. .

In sostanza le Regioni si occuperanno dei profughi, una goccia nel mare, ma i clandestini che arrivano da ogni dove non li vuole nessuno, non sono in grado di dire che Gheddafi li perseguita, quindi non servono a fare i buoni samaritani della domenica, magari facendo la faccia smarrita davanti alle telecamere e affianco a certi rappresentanti di organizzazioni internazionali che stanno da noi perché nei loro paesi d’origine al posto della penna gli avrebbero messo una vanga in mano.

Nessun paese serio può sopravvivere se, in emergenza, il governo non può operare le decisioni che gli competono, e che tutti gli chiedono, senza avere l’autorizzazione di quei governatori che sinora hanno mostrato solo di essere capaci di fare debiti. Qualche governatore se li prenderà, ma solo per potere avere fondi appositi e vantaggi connessi.

Non so se questo sia il federalismo di cui si discute da più di vent’anni, credo.

Cybergeppetto

p.s. Cattelan ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica con la seguente motivazione : “La scultura da lui creata rappresenta mirabilmente il rapporto fecondo e operoso che, secondo il dettato costituzionale, è intercorso sinora tra il governo e le amministrazioni locali”.

Foto: il dito di Cattelan è di totino.it

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Inchiostro antipatico