By Cybergeppetto
Dopo tutto il casino che è successo in Libia non è chiaro se Sarkozy sia come il mitico Capannelle che fa sfondare la parete sbagliata ne “i soliti ignoti” oppure Cameron sia come Manfredi che in “Operazione San Gennaro” ruba il tesoro del Santo che, però, alla fine gli sfugge e viene restituito.
I ribelli non riescono a prevalere ed accusano la NATO di non aiutarli abbastanza, non si capisce cosa dovrebbero fare i jet occidentali, hanno sparato a qualsiasi cosa si muovesse, tutta colpa di quel diavolo di Muammar che usa macchine civili per trasportare i soldati, meglio dei francesi quando usavano i taxi per portare i soldati al fronte durante la grande guerra.
Le potenze occidentali fanno finta di pensare a dare armi ai ribelli, ma la cosa non è facile, i cinesi ed i russi s’incavolano all’ONU e dicono, guarda un po’, che il mandato della risoluzione 1973 è stato interpretato “troppo estensivamente”.
Apprendiamo da un dispaccio della Reuters che il fatto che quel tal Moussa Koussa, recentemente scappato da Tripoli, sia stato indagato per la strage di lockerbie “è stato un grave errore” secondo un tal Saad Djebbar, già consulente legale del governo libico, ma evidentemente ora passato alla sponda opposta.
Evidentemente le rassicurazioni di Moreno-Ocampo, procuratore capo della corte penale internazionale, secondo il quale “defezionare è un modo per evitare la responsabilità penale” non sono bastate. Ve lo immaginate il Rais nella tenda che dice ai suoi:”Siete liberi di andare a farvi arrestare!”. Iil timore, più che giustificato, è che ora non scappi più nessuno…
Una cosa però è certa, la petroliera di cui parlavamo ieri è partita a pieno carico da Tobruk, c’è un trafiletto su radio 24. La libertà in Libia scivola liscia come l’olio, anzi, come il petrolio…