Feb 10, 2011
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Nrdc-Ita, Eagle Eye 2011: l’interpretazione del nuovo concetto strategico Nato e il comprehensive approach

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Il nuovo concetto strategico della Nato e il coinvolgimento degli attori civili nella pianificazione e nella condotta delle operazioni militari sono stati gli argomenti oggetto del seminario Eagle Eye 2011 tenutosi ieri 9 febbraio nella caserma Mara di Solbiate Olona, sede del Nato Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC-ITA) comandato dal generale di corpo d’armata Gian Marco Chiarini.

Il fulcro della discussione si è concentrato sulla necessità di affrontare i conflitti e le crisi presenti nell’attuale scenario internazionale con un approccio omnicomprensivo, il cosiddetto comprehensive approach, includendo cioè tutte le organizzazioni impegnate nella risoluzione dell’emergenza.

Si consolida così la scelta nord atlantica di non condurre le operazioni Nato con l’uso della sola componente militare convenzionale, come già dettato dal nuovo concetto strategico presentato a Lisbona.

“Questo convegno di studio – ha dichiarato il generale Chiarini – è servito per ricevere un apporto qualitativamente elevato da esperti del settore sulle novità scaturite dall’ultimo summit della Nato tenutosi il 19 e 20 novembre scorso a Lisbona. Il tutto alla luce dei tanti impegni che la Nato si trova a fronteggiare, non ultimo quello della Nato Response Force (Nrf), della quale l’Nrdc-Ita  di Solbiate Olona rappresenta il Comando responsabile per la componente terrestre.”

I relatori dell’Eagle Eye 2011, tutti esperti studiosi di problematiche geostrategiche, sono stati:

l’ambasciatore Istvan Gyarmati, presidente del Centro Internazionale per la Transizione Democratica con sede a Budapest (Ungheria), che ha aperto l’incontro illustrando le origini e le caratteristiche del nuovo concetto strategico della Nato con l’intervento The new Nato strategic concept. An overview over its origins, development and adoption;

il professor Massimo de Leonardis, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche presso l’Università del Sacro Cuore di Milano, con l’intervento Nato relationship with International Organisations and Non-Governmental Organisations in the light of the new strategic concept adepted by the Alliance;

il generale di corpo d’armata Carlo Bellinzona, con l’intervento Mixing the military and civilian capabilities within the Nato Defence Planning Porcess, an opportunity to improve the comprehensive approach;

il professor Sten Rynning, del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università del Sud della Danimarca, con l’intervento intitolato Will the comprehensive approach reinforce Nato’s new strategic concept? Lessons fromAfghanistan;

il professor Andrea Margelletti, presidente del Centro di Studi Internazionali (Ce.S.I.), con l’intervento Main International players perception of Nato after the adoption of the new strategic concept.

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Foto: PAO Nrdc-Ita

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