In fondo è la cosa più semplice di tutte quella di dare un nome al sud del Sudan, fa sapere il ministro dell’Informazione del Governo del Sud Sudan (GoSS) Benjamin Marial attraverso il Sudan Tribune: Sud Sudan risulta essere la scelta “più facile”, data la familiarità e “l’esistenza di altre denominazioni simili quali Sud Corea contrapposta a Nord Corea”, per esempio.
In realtà, rende noto il ministro che fa parte del comitato direttivo per il nuovo governo, tra le proposte per il nome del nuovo stato che ormai senza dubbio nascerà – vista l’univoca espressione della volontà popolare nel referendum tenutosi dal 9 al 15 gennaio scorso – vi era anche un acronimo ricavato dalle tre principali città del sud: Juwama, composto da Juba, Wau e Malakal.
Il nome di Repubblica del Sud Sudan verrà ufficialmente reso pubblico in occasione dell’annuncio del risultato del referendum il prossimo 14 febbraio, fa sapere Marial, ma potrà eventualmente essere cambiato anche in futuro se la popolazione lo richiederà.
Ciò che invece si presenterà più difficile per il nuovo stato saranno non tanto la determinazione della moneta, dell’inno e della bandiera (foto AP), queste due peraltro già individuate, quanto piuttosto la ricerca di accordi con il nord per quanto riguarda principalmente la questione dei giacimenti di petrolio.
Articoli correlati: tag Sudan in Paola Casoli il Blog
Fonte: Sudan Tribune
Foto: AP/Sudan Tribune