Nov 28, 2010
455 Views
0 0

Viva gli sposi!

Written by

By Sugar Lady

Le mancherà l’happy hour o la prima di Harry Potter. L’appetizer con le amiche in centro e lo shopping spensierato senza rimorsi.

Tutto questo mancherà alla tenera e devota Kate. Ma già adesso, mica dopo il matrimonio.

Sì, perché Waity Katy, che fa i conti da otto anni con le indecisioni di William e che ormai avrà cellulite e capelli bianchi da vendere, convive con il futuro sposo nel posto più lontano dalla civiltà che si possa immaginare.

Altro che Alice nel Paese delle meraviglie. Kate e William stanno nell’isola di Anglesey, una punta di terra e sassi nel Galles nordoccidentale: prati verdi e mare grigio. Mini-supermercati e lunghe passeggiate.

I due si saranno certo divertiti i primi tre giorni, anche senza televisione né computer, ma poi chissà che noia mortale. Anche per una giovane coppia – oddio, ormai hanno tutti e due ventotto anni a testa – dev’essere una palla pazzesca.

Dopo tre giorni di sesso sfrenato si avrà anche voglia di farsi un po’ gli affari propri, magari andare alla presentazione di un libro in centro o farsi ricostruire le unghie da Sensational Nails.  Invece lì esci dal cottage e cosa vedi? Il nulla. Ti giri, guardi di nuovo dentro il cottage e cosa vedi? Un uomo spossato e spremuto che si infila le ciabatte e ti chiama per fargli un caffè.

Aggiungiamoci poi che sono otto anni di piglia e ripiglia, di cerimonie militari a guardare il fidanzato che sfila e che prende i gradi prima di ufficiale e poi di pilota. Otto anni durante i quali i due si mollavano per poi ripigliarsi nel fine settimana. Quando andava bene a Kate toccava di accompagnare William in vacanze di lusso sulla neve di Klosters o nelle riserve del Kenya. Che palle, mai un ouzo sorseggiato in una festaiola isola greca, mai un primitivo gustato ballando a piedi scalzi in una festa nel Salento.

Ma Waity Katy terrà duro una volta in più, in nome di quella assurda follia che ci spinge ad aspettare i comodi dei maschietti che ci accompagnano. Sia che accada su un’isola sperduta, in attesa che il compagno finisca il suo corso da elicotterista, sia nel centro della civiltà di una metropoli dalle mille seduzioni.

Intanto William suggella l’immagine del maschio vittima del fato, novello Enea incapace di comprendere il sacrificio d’amore femminile. Almeno Didone non era sopravvissuta. Il suo sogno d’amore era morto prima di sfociare nella noia.

Sugar Lady

Foto: Mirror

Article Categories:
tales