Cyberdefence, anti-CBRN (minaccia Chimico Biologico Radiologico Nucleare), scudo missilistico e nuovo concetto strategico.
Ma il vero punto cruciale del summit della Nato a Lisbona è la questione dell’Afghanistan.
Le ristrettezze economiche non solo europee e la necessità di perfezionare una missione che si concluderà nel 2014 fanno di questo vertice uno dei meeting più critici nella storia dell’Alleanza Atlantica.
Domani mattina, dopo il primo incontro di oggi a livello di capi di stato e di governo e dopo il discorso di stasera del segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, si entrerà nel vivo della questione affrontando l’argomento al top dell’agenda, la missione in Afghanistan.
Nella conferenza stampa congiunta, a fianco dei segretari di Nato e Nazioni Unite, ci sarà il presidente afgano Hamid Karzai (foto) che domani in tarda mattinata rappresenterà le necessità del proprio paese. Nell’interesse della sovranità afgana, e nell’interesse degli alleati che si apprestano al fine missione.
Il pomeriggio di domani, invece, sarà dedicato ai rapporti con la Russia. Ed è un po’ come battere il ferro finchè è caldo, vista la disponibilità manifestata dall’ex Unione Sovietica alla Nato relativamente alla missione Isaf.
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Fonte: nato.int
Foto: Lisbon logo/www.nato.int; president Karzai arrives in Lisbon: ANDR KOSTERS / LUSA/ HOST/www.nato.int