Il whistleblower website di Julian Assange, ovvero il sito rivelasegreti Wikileaks fondato nel 2006, non lascia respiro all’intelligence e fa trapelare che sta per pubblicare quattrocentomila file sulla guerra in Iraq.
Roba da far sbiancare gli ormai superati settantamila file sul conflitto in Afghanistan pubblicati in luglio.
Per ora chi impallidisce per davvero è la Difesa americana, che al grido di brace! brace! – manco fosse su un aereoplano che sta precipitando – si prepara a incassare il colpo e organizza un team di centoventi persone pronte a leggersi l’immenso materiale che verrà riversato sulla rete dal canuto informatore cibernetico.
Secondo il Pentagono riportato da BBC online potrebbe trattarsi di materiale relativo a comunicazioni di unità sul terreno e a report a livello tattico. Oltre a dati sulle perdite civili e informazioni sulle forze irachene.
Una pubblicazione che potrebbe riportare il dibattito sulla guerra in Iraq di nuovo in primo piano negli Stati Uniti, risvegliando memorie e scoop come quello della prigione di Abu Ghraib.
Di più, fa notare il britannico The Independent: la nuova rivelazione di Wikileaks potrebbe rinnovare la discussione sui poteri che influenzano l’Iraq e sul vuoto governativo culminato con una tornata elettorale “inconcludente” lo scorso mese di marzo.
Fonti: BBC online, The Independent
Foto: cbsnews.com