Ott 31, 2010
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Afghanistan, Karzai denuncia raid antidroga congiunto US-Russia

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Alla fine il presidente afgano Hamid Karzai è sbottato.

Non gli va proprio giù, ma neppure concettualmente, che i russi rimettano i piedi sul suolo afgano e le mani sugli affari interni. Se ne sono andati ventun’anni fa e non c’è motivo che ritornino, neppure per una buona causa.

La pace e la lotta alla droga, ecco la buona causa di cui l’Independent aveva parlato mercoledì 27 ottobre in una storia esclusiva nella versione online della testata britannica di cui si era dato riscontro su queste pagine.

Un buon motivo per cui la Russia avrebbe dato la propria disponibilità di aiuto alla Nato nella missione Isaf, pur essendo già coinvolta – secondo quanto riportato – in attività di addestramento dell’Esercito Afgano e di contrasto al traffico di droga.

L’informazione dell’Independent arrivava al momento giusto.

Secondo quanto riporta stamane BBC online, lo scorso giovedì 28 ottobre, quindi il giorno immediatamente seguente alla pubblicazione dell’articolo dell’Independent, una vasta operazione antidroga sarebbe stata condotta dai russi. A cinque chilometri dal confine pakistano, in prossimità di Jalalabad, a detta delle autorità di Mosca.

Un’ingerenza contro la sovranità statuale e la legge internazionale, ha dichiarato ieri Karzai, che vuole comunque mantenere rapporti amichevoli con il Cremlino purché basati sul consenso reciproco.

La questione in realtà è più complessa, poiché entrano in gioco altri attori. Sembra infatti, stando a quanto riferito dai russi, che nella operazione antidroga abbia partecipato lo stesso ministro degli Interni afgano. Che da parte sua conferma di esserne stato sì al corrente, ma di aver pensato che i russi avrebbero partecipato all’operazione solo come osservatori e non con i loro soldati.

Per Karzai si tratta chiaramente di un accordo tra americani e russi in oltraggio alla sovranità dell’Afghanistan, e il raid sarebbe stato condotto illegalmente. Ma forse la sua corte non è così efficiente e trasparente come lui stesso vorrebbe.

Il consulente per la sicurezza del presidente afgano, nel frattempo, avrebbe riferito di aver ricevuto  – ma solo in privato – le scuse della Nato per il raid congiunto nel Paese delle Montagne. E di volere quelle ufficiali.

Intanto, però, l’operazione è stata condotta. E con successo: quasi mille i chili di eroina distrutti, centocinquanta quelli di oppio, mentre sono stati smantellati anche strumenti di lavorazione e laboratori, secondo fonte russa.

Sembra che Karzai, come ha spiegato lo stesso corrispondente BBC da Kabul, non sapesse neppure chi avrebbe accompagnato le sue forze antidroga d’élite nell’operazione di giovedì scorso.

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Fonte: BBC

Foto: englishrussia.com

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Afghanistan · Forze Armate · Sicurezza

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