L’addestramento come lasciapassare per una strategia di rientro dall’Afghanistan: prima le forze di sicurezza afgane sono in grado di fare da sole, più presto le forze militari alleate possono lasciare l’Afghanistan.
Un concetto che ormai non ha più bisogno di essere ripetuto, visto che rappresenta l’ultimo scoglio da superare – o l’ultimo pedaggio da pagare – prima di lasciare il Paese delle Montagne al proprio destino.
E’ anche l’ultimo miglio in teatro operativo per Obama, che vede nell’Afghanistan l’unico fronte caldo su cui concentrare le proprie forze intensamente per il minor tempo possibile. L’anno prossimo si comincerà a smobilitare, secondo l’intenzione del presidente americano, mentre si dimostra un po’ più cauto il comandante di Isaf Petraeus, che al momento non indica date certe per il ritiro delle truppe.
Nel frattempo l’Alleanza Atlantica, nella persona del suo segretario generale Anders Fogh Rasmussen, provvede a un progetto itinerante di raccolta di addestratori in giro per l’Europa. Per dare il colpo di coda e supportare Isaf con almeno 2mila istruttori per le forze afgane. “Trainers are the ticket to transition”, appunto. Ma per il ministero della Difesa italiano si vedrà e La Russa passa la parola al governo.
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Fonte: Associated Press; ministero Difesa italiano; Nato; La Repubblica; Il Sole24Ore
Foto: Obama e Petraeus dal blog The Erstwhile Conservative