Ago 14, 2010
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Una formazione di stracchini in sorvolo. Davvero la manna viene dal cielo?

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By Cybergeppetto

I ministri del culto tentano di spiegare al popolo di Dio da un paio di millenni che dal cielo non viene la manna.

Mi pare di ricordare che, in particolare, i nostri parroci spieghino che si tratta di un’immagine che rappresenta il dono della grazia di Dio, mentre sia il cibo materiale che quello spirituale sono il risultato di fatiche fisiche e spirituali.

Ma noi viviamo nell’epoca della pubblicità che, grazie alla computer grafica, è in grado di realizzare qualsiasi scena che i creativi giudichino idonea a far vendere.

In questi giorni imperversa uno spot in cui una formazione di pacchetti di un noto formaggio molle svolazza in un cielo blu verso una tavola imbandita sorvolando a volo radente un abitato idilliaco pieno di verde e di graziosi corsi d’acqua.

Il modo di volare di questi pacchetti ricorda un po’ le traiettorie degli aerei giapponesi mentre attaccavano le navi americane a Pearl Harbour, ma l’unica cosa inquietante è che la televisione propini messaggi strambi e bislacchi a telespettatori ormai lobotomizzati, secondo i quali il cibo arriva in tavola da solo, la vita è bella e lo sarà ancor di più quando avrete vinto più di cento milioni al superenalotto, una cosa facile facile.

L’idea della formazione di prodotti che volano non è nuova, ricordo di aver visto in altre pubblicità qualche anno fa una formazione di cancelli di ferro che volava e, soprattutto, una formazione di aeroplanini di prosciutto che veleggiava e, alla fine, un bimbo dalla faccia idiota che aspettava che un’eterea e lieve porzione d’insaccato si posasse con perfetto atterraggio sulle due fette di pane che aveva in mano.

Quando ero ragazzo i miei genitori ritenevano di dovermi affidare piccoli compiti casalinghi che avevano anche la funzione di educare la mia giovane coscienza al senso pratico, non oso pensare quante ne avrei prese se mi avessero trovato con due fette di pane a scrutare il cielo…

Mentre una volta si sognava per allontanarsi momentaneamente dalla realtà, adesso bisogna resettare il cervello ogni volta per disintossicarsi dalle stupidaggini che abbiamo visto in TV e rituffarci con animo greve nelle miserie della vita.

Sicuramente ogni epoca ha le sue stupidità e non è il caso di disprezzare troppo i tempi che viviamo, ma certo bisognerebbe riflettere meglio sulle caratteristiche della TV, l’elettrodomestico che consuma energia senza svolgere alcuna funzione operativa come riscaldare, raffreddare, cucinare, lavare, asciugare …

Di certo l’equilibrio mentale dell’uomo moderno è sempre più messo a dura prova dalla necessità di analizzare e sintetizzare i messaggi che i media ci propongono, magari con qualche verifica di persona.

Forse è un po’ più facile per quelli che hanno la ventura di trovarsi a operare in aree di crisi, almeno laggiù è facile capire che quello che si vede in TV è relativo a un altro mondo.

Cybergeppetto

p.s. “Papà! Oggi a scuola ho letto una cosa buffa! Alcuni astronomi dell’antichità che scrutavano il cielo erano così assorti nell’osservazione che cadevano nei fossi davanti ai loro piedi”. “Figliolo, abbiamo risolto il problema. Oggi, anche se ci rincretiniamo davanti alla TV, è difficile cadere dal divano … anche se può sempre succedere …

Foto: viverelagheula.net; rafssj2.iobloggo.com

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Inchiostro antipatico