Massimo un anno e poi sono da cambiare. I Mac di Barack Obama non durano infatti più di un anno. Se proprio si vuole esagerare, massimo un anno e un mese e poi via, a rottamare. E non stiamo parlando di computer.
I Mac di Obama sono i generali. Non generali qualsiasi, ma generali con due attributi così al punto da rappresentare militarmente gli Stati Uniti in Afghanistan al comando della guerra al terrore.
Il primo a essere colpito dal provvedimento governativo fu il generale David McKiernan, silurato da Obama nel maggio 2009 a meno di un anno dall’assunzione dell’incarico di vertice in Afghanistan assegnatogli dal precedente presidente Usa George W.Bush.
Troppo statico e convenzionale. E poi insistente con le sue continue richieste di truppe. La guerra in Afghanistan non si vince solo con i mezzi militari, si sottolineò allora.
A lui Obama aveva preferito un esperto di tattiche antiterrorismo, un incursore di poche parole e dagli occhi di ghiaccio. Era il generale Stanley McChrystal, destinato a essere il nuovo Us top general nel Paese delle Montagne.
Ma non per lungo tempo. Le sue poche parole – e gli atteggiamenti schietti – sono bastati a farlo rottamare nel giro di tredici mesi. E senza troppi incentivi. Da oggi a sostituirlo a COMISAF c’è il generale David Petraeus (nella foto, a sinistra), l’innovatore della strategia americana in Iraq.
Cosa cambierà rispetto al precedente comandante? Niente. Come ha sottolineato il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen (nella foto, a destra), si tratta di un cambio di comando e non di strategia.
Almeno Petraeus non ha la particella Mac nel cognome.
Fonti: Helmandblog; Huffington Post: Rolling Stone; Apcom
Foto: Nato