Mag 16, 2010
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Mutande e comunicazione

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Obama è un grande comunicatore, Berlusconi ci mette la faccia, Sarkozy aveva sedotto i francesi (prima delle elezioni regionali).

Secondo i maligni, Obama ha trascorso un’intera notte con una sua avvenente responsabile della comunicazione, Sarkozy gioca a tennis con Carlà racchettando le amanti e di Berlusconi attendiamo di sentire la voce registrata dalla D’Addario.

Ci punge vaghezza che i comunicatori abbiano bisogno di alimentare il loro fascino ricaricando il proprio appeal per poterlo riversare sugli elettori.

Ci dispiace per chi – come Vendola, Grillini, Cecchi Paone – opera dall’altra sponda, ma risulta di tutta evidenza che i comunicatori sono una sorta di pillola blu della politica.

Sì, d’accordo, ci vuole il motto. Chi non ricorda Yes, we can, Un milione di posti di lavoro eccetera eccetera?

Sì, d’accordo, ci vuole un programma chiaro, sintetico, capace d’intercettare gli inevitabili delusi della politica.

Sì, d’accordo, ci vuole uno staff giovane, motivato e capace di fare battaglie innovative.

Tutto quello che volete, ma il Leader deve essere sessualmente prestante e si deve sapere, nessuno voterebbe uno stortignaccolo con la faccia segnata dall’autoerotismo.

Gli ormoni sono il motore dell’Umanità, la riflessione seria e metodica abbassa la libido delle masse.

Braveheart dileggiava l’avversario mostrandogli il deretano, non si sarebbe mai affidato ad un messaggio politically correct o al bon ton dei salotti con le vecchie megere dal nasino all’insù.

Le masse sudano, puzzano, hanno la lingua di fuori e la bava alla bocca e se ne fregano di una politica che voglia farle diventare serie, colte e chic. Loro sentono insopprimibile il richiamo della carne.

Sesso, droga e rock & roll sono quello che i giovani vogliono e che i meno giovani si accreditano in maniera più o meno comica.

La politica italiana si è basata, dal dopoguerra ad oggi, sul concertone a San Giovanni, evento mitico in cui s’acchiappa, si beve, si canna e, se va bene fino in fondo, ci scappa anche il redde rationem inguinale.

La prima repubblica è sopravvissuta fin quando ci sono stati i soldi per pagare le amanti; quando la lira fu svalutata incominciarono i guai.

Dai tempi di Aristotele si dice che l’uomo è cervello, cuore e viscere: niente di più giusto, ma provate voi a mettere due cervelli d’accordo o a far pulsare due cuori all’unisono.

Le speranze, magari limitate, di unire i visceri sono sempre le più gettonate.

In Italia queste cose si sanno, è per questo che in ogni schieramento ci sono le sexy cheer leaders.

Cybergeppetto

p.s. l’uomo sul letto dello psicanalista singhiozza: “Dottore, mi dica dove ho sbagliato, la gente non mi vota più!”. “Caro onorevole, che si aspettava? Di diventare ministro con la proposta di legge anti-prostituzione?”.

Foto: Obama è di www.mirorenzaglia.org; Sarkozy è di www.toonpool.com; Berlusconi è di www.alfredogiometti.it; Mel Gibson Braveheart è di www.vizcarra.info

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Inchiostro antipatico

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