Mag 12, 2010
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La Wehrmacht rivive in un manuale di Simulated Combat Training

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Addestramento creativo. Al limite del realismo, anzi, molto molto reale. Soldati che si addestrano sul modello della Nazi-Wehrmacht, seguendo le operazioni condotte nella Seconda Guerra che nel realismo esercitativo prestano nomi e caratteristiche dei protagonisti per meglio adeguare lo scenario agli obiettivi del training.

E’ il think tank German-Foreign-Policy.com a rivelare con un proprio reportage ciò che da anni viene proposto alle truppe tedesche dai manuali del German Armed Forces Military History Research Office (MGFA).

L’ufficiale delle SS Paul Karl Schmidt, capo dell’ufficio stampa del ministero degli Esteri tedesco fino al 1945, diventerebbe nel realismo esercitativo il signor Paul Carell. Mentre nella guida dell’MGFA per le truppe dispiegate in Afghanistan il “fervente antisemita” Oskar Ritter von Niedermayer viene descritto come colui che rappresenta le “buone relazioni tra Germania e Afghanistan” prima, durante e dopo la Seconda Guerra.

In tutto i case studies presentati nel manuale di Simulated Combat Training a vantaggio dell’addestramento delle truppe sono quattro, secondo quanto riportato. Tutti orientati a fornire un quadro il più possibile realistico della guerra e per questo piuttosto estremi.

Il “winter combat” della Wehrmacht contro l’Armata Rossa nel 1942, tra gli altri casi presenti,  permette agli istruttori di insistere sullo stress fisico ed emotivo degli esercitati, facendo leva sull’ambiente completamente diverso da quello a cui i soldati tedeschi sono abituati: “evidente il parallelo con le operazioni in Afghanistan – afferma l’articolo – con condizioni climatiche ostili e terreno difficile”.

Fonte: German-Foreign-Policy.com

Foto: www.britannica.com

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Afghanistan · Forze Armate · Sicurezza