Neppure lo scenario più fantasioso avrebbe potuto inserire un’eruzione vulcanica nella trama dell’esercitazione navale Brilliant Mariner 2010. E invece ci ha pensato il vulcano islandese Eyjafjallajoekull, iniziando a eruttare lava da sotto il ghiacciaio dove è situato dallo scorso 13 aprile e dando luogo a una insidiosa nuvola di cenere in espansione verso sudest.
L’esercitazione Nato Brilliant Mariner aveva preso avvio nel mar Baltico e nel mare del Nord appena il giorno prima, quando una vasta flotta di navi da guerra e sottomarini appartenenti alla Nato Response Force (NRF) era salpata dai vari porti europei.
In tutto trentuno navi, quattro sottomarini e ventotto aerei, con circa 6.500 militari coinvolti, si esercitano fino al 22 aprile prossimo nei mari e nei cieli del nord Europa su uno scenario realistico che va dalla sicurezza marittima ai casi di minaccia asimmetrica, dalle operazioni umanitarie agli incidenti terroristici. Ma questa volta più degli attacchi dei pirati sono da temere le ceneri del vulcano.
La nuvola di cenere, risultata dal contatto di magma e ghiaccio a seguito dell’eruzione del vulcano islandese, sta dunque rappresentando per l’Exercise Control della Brilliant Mariner 2010 un incidente che condiziona la condotta dell’esercitazione e richiede l’adattamento dello scenario alla realtà, dato che le attività aeree dei mezzi esercitati risultano rallentate in adeguamento alla situazione reale.
Nell’esercitazione sono attualmente coinvolte dieci nazioni Nato (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti) e un paese del Partnership for Peace, la Svezia.
Fonte: Nato
Foto: Brilliant Mariner 2010, il Giornale.it