Rimarrà la nazione leader nel settore occidentale dell’area di responsabilità di Kfor ma non sarà più una task force. L’Italia ha iniziato la riconfigurazione del proprio contingente in ambito Kfor, come annunciato in dicembre dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, con la cerimonia del passaggio di responsabilità dal generale di brigata Roberto D’Alessandro al colonnello Vincenzo Grasso.
Dal 10 gennaio 2010 Villaggio Italia a Belo Polje è dunque diventato la sede del Multinational Battle Group West, congedando definitivamente la configurazione Multinational Task Force West. Il reggimento fanteria Bari apre la nuova era del contingente italiano di Kfor, mentre è la brigata Pinerolo ad aver chiuso un periodo di impiego basato su brigata oggi ritenuto sovradimensionato per le esigenze del teatro operativo.
La Nato aveva ufficialmente manifestato l’intenzione di ridimensionare le proprie forze in Kosovo già nel giugno 2009, “tenendo conto dei progressi raggiunti nel settore della sicurezza”.
Rimane tuttavia il timore dei monaci ortodossi di veder diminuita la sorveglianza ai luoghi di culto presenti nel Kosmet – la “terra della chiesa” Kosovo e Metohija – e fatti bersaglio in passato di attacchi da parte dei kosovari albanesi, il più grave di tutti viene ricordato come il pogrom del marzo 2004.
Il comunicato diffuso dallo stato maggiore della Difesa italiano ribadisce che “il contingente italiano continuerà ad assicurare, senza riduzione degli assetti dedicati, la salvaguardia di quattro luoghi di culto della chiesa serbo-ortodossa: il monastero di Visoki a Decani, il monastero di Goriok, il monastero di Budisavic e il Patriarcato di Pec”.
La missione Kfor vede impegnata la Nato in Kosovo dal giugno 1999 sulla base della risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Da iniziale operazione di peace enforcement, oggi Kfor ha il compito di contribuire al mantenimento di un ambiente sicuro per tutti i cittadini. A partire dal giugno 2008 la Nato si è concentrata sulla realizzazione di una Kosovo Security Force (KSF) sulla base della precedente Kosovo Protection Force (KPC), che era stata concepita come iniziale organizzazione di forze con compiti di soccorso e assistenza.
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