Nov 2, 2009
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Europa: Castelli guarda oltre e boccia D’Alema

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muslim pop in europeNessuno gli ha dato retta nè ha amplificato la sua voce. Solo le ultime righe degli articoli di cronaca dedicati alla proposta di un politico italiano per le poltrone di ministro degli Esteri e primo presidente permanente dell’Unione Europea.

Eppure la dichiarazione del viceministro dei Trasporti Roberto Castelli sulla candidatura dell’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema a ministro degli Esteri europeo meriterebbe maggiore attenzione.

“D’Alema a braccetto con i terroristi di Hezbollah – ha dichiarato Castelli – è la rappresentazione plastica del tragico destino che si preparerebbe per l’Eurabia con Massimo D’Alema ministro degli Esteri dell’Unione Europea”. L’unica voce fuori dal coro quella di Castelli, è stato scritto nelle ultime righe degli articoli che hanno buttato lì il nome di D’Alema per l’importante carica.

Tutti d’accordo e tutti contenti, invece, gli altri esponenti del Governo. Con un italiano in una posizione di vertice in Europa non solo si eleva il prestigio internazionale del nostro paese, ma soprattutto si salva anche la faccia dalle tensioni interne che hanno visto opporsi media nazionali e non per mesi.

Castelli ha guardato più in là. Oltre il giardinetto di casa. Sono in gioco la Cristianità dell’Europa e le sue peculiarità; la salvaguardia del diritto internazionale e la sovranità statuale; l’indipendenza e l’obiettività di un’Europa intesa come interlocutore svincolato da pregiudizi e libero. Libero, appunto, e forte in quanto libero.

Foto: Bbc (Muslim populations in European countries)

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