Nel giorno della festa della Marina Militare, che oggi 10 giugno viene celebrata a Civitavecchia a bordo della portaerei Cavour, si ricorda l’impresa di Premuda del 1918, decisiva per le sorti della guerra. Ogni dettaglio sulla festa e sulle tradizioni sul sito della Marina Militare.
La Preghiera del Marinaio – che apre con un movimento verticale dal cielo all’abisso, per concludere con un allargamento in orizzontale dalla famiglia al popolo e, infine, all’immensa distesa del mare – è stata scritta da un mio conterraneo, il vicentino Antonio Fogazzaro “nel 1901, sollecitato dal vescovo di Cremona, Bonomelli, cui stava a cuore lo spirito religioso dei marinai”.
Come riportato dal sito della Marina Militare, la preghiera del marinaio viene tuttora letta prima dell’ammaina bandiera in navigazione, a conclusione delle messe a bordo, nelle caserme e negli stabilimenti della Marina. Oltre che nella conclusione delle funzioni religiose in suffragio di marinai.
A Te, o grande eterno Iddio,
Signore del cielo e dell’abisso,
cui obbediscono i venti e le onde, noi,
uomini di mare e di guerra,Ufficiali e Marinai d’Italia,
da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori.
Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione.
Dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera,
comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei;
poni sul nemico il terrore di lei;
fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro,
più forti del ferro che cinge questa nave,
a lei per sempre dona vittoria.
Benedici , o Signore, le nostre case lontane, le care genti.
Benedici nella cadente notte il riposo del popolo,
benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare.
Benedici!
Fonte: www.marina.difesa.it
Foto: Marina Militare