Questa visita non s’ha da fare, né domani né mai. Per il vescovo Artemije, ovvero la chiesa serba in Kosovo, non si pone neppure la questione: il vicepresidente americano Joseph Biden sta visitando il Kosovo intendendolo come stato indipendente. In questo modo conferma la sottrazione forzata alla Serbia di parte del suo territorio e la successiva consegna nelle mani di terroristi albanesi colpevoli di crimini contro i serbi e i loro siti, si legge nel comunicato stampa della diocesi di Ras e Prizren.
Di più. Secondo il programma della visita, nel tardo pomeriggio di oggi 21 maggio il vicepresidente Usa dovrebbe essere in visita al monastero di Decani. “Non è che così facendo Biden voglia confermare anche che il monastero di Decani in Kosovo Metohija sia una base americana come quella di Bondsteel?”, continua il comunicato denunciando il disinteresse per le problematiche serbe dell’attuale amministrazione del monastero.
Biden oggi ha assicurato nel suo discorso al Parlamento di Pristina che “l’indipendenza è irreversibile, assolutamente irreversibile”, rappresentando ancora una volta la certezza americana secondo cui solo così si garantisce la stabilità dell’area. Attualmente il Kosovo è stato riconosciuto da 60 paesi, per primo l’Afghanistan; contrarie all’indipendenza Russia e Serbia che considerano il Kosovo una provincia autonoma serba.
Nell’area nordoccidentale è presente il contingente italiano della missione Nato Kfor, che con Romania, Slovenia, Spagna e Ungheria ha la responsabilità dell’area sotto il comando italiano del generale di brigata Roberto Perretti.
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