Guardando bene le regole base della negoziazione, bisognerebbe tenere conto non solo del raggiungimento dell’obiettivo ma anche dell’esito del negoziato in termini di rapporto con la controparte nel tempo a venire. Come dire che è meglio evitare di creare risentimenti.
Motivo per cui il ministro Andrea Ronchi da una parte e il capo della Polizia Antonio Manganelli dall’altra hanno affrontato recenti trasferte in Romania per incontrare i loro omologhi: in ballo sul piano nazionale ci sono il delicato equilibrio tra la presenza dei rom sul suolo italiano e i rapporti economici e commerciali Italia-Romania.
Se sul settore sicurezza non possiamo andarci giù con la mannaia, vedi Caffarella e simili, neppure possiamo mettere a rischio i rapporti commerciali delle aziende italiane con gli abitanti dell’antica Dacia. Meglio quindi negoziare, magari sottostando a richieste di task-forces congiunte.
Intanto i discendenti di Dracula non si perdono d’animo e provano ad affondare i canini a nord di Varese, avanzando la richiesta di acquisto da privato di un camping in riva al laghetto prealpino di Ghirla. Il proprietario non ci sta, ma soffre la crisi economica; il sindaco non è d’accordo, ma in fondo rappresenta le istituzioni sorde ai rantoli dei piccoli di provincia che si accorgono della morte dell’identità locale solo a cose fatte.
Tra i varesini Azione Giovani si dichiara disponibile alla mobilitazione dopo le necessarie verifiche e il Carroccio fa altrettanto. Mentre la chiesa locale nella persona del parroco ribadisce il proprio sostegno ai rumeni “nostri fratelli” e ai poveri in generale.
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