Mar 28, 2009
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Vengo anch’io, no tu rom: a nord di Varese proprietario di camping rifiuta di vendere a comunità rumena

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lago di Ghirla VareseGuardando bene le regole base della negoziazione, bisognerebbe tenere conto non solo del raggiungimento dell’obiettivo ma anche dell’esito del negoziato in termini di rapporto con la controparte nel tempo a venire. Come dire che è meglio evitare di creare risentimenti.

Motivo per cui il ministro Andrea Ronchi da una parte e il capo della Polizia Antonio Manganelli dall’altra hanno affrontato recenti trasferte in Romania per incontrare i loro omologhi: in ballo sul piano nazionale ci sono il delicato equilibrio tra la presenza dei rom sul suolo italiano e i rapporti economici e commerciali Italia-Romania.

Se sul settore sicurezza non possiamo andarci giù con la mannaia, vedi Caffarella e simili, neppure possiamo mettere a rischio i rapporti commerciali delle aziende italiane con gli abitanti dell’antica Dacia. Meglio quindi negoziare, magari sottostando a richieste di task-forces congiunte.

Intanto i discendenti di Dracula non si perdono d’animo e provano ad affondare i canini a nord di Varese, avanzando la richiesta di acquisto da privato di un camping in riva al laghetto prealpino di Ghirla. Il proprietario non ci sta, ma soffre la crisi economica; il sindaco non è d’accordo, ma in fondo rappresenta le istituzioni sorde ai rantoli dei piccoli di provincia che si accorgono della morte dell’identità locale solo a cose fatte.

Tra i varesini Azione Giovani si dichiara disponibile alla mobilitazione dopo le necessarie verifiche e il Carroccio fa altrettanto. Mentre la chiesa locale nella persona del parroco ribadisce il proprio sostegno ai rumeni “nostri fratelli” e ai poveri in generale.

Foto: mtbteamvarese.altervista.org

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