Giu 15, 2008
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Kosovo: entra in vigore la Costituzione

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“Cosa cambia? Niente, a parte il fatto che faremo più fatica a scambiarci informazioni con le istituzioni locali”. Il parere di una internazionale dell’Unmik che lavora in Kosovo da otto anni è molto tagliente: “a parte gli attesi festeggiamenti l’entrata in vigore della nuova Costituzione non porterà a nulla di particolarmente evidente nei prossimi giorni. Solo non riusciremo più a ottenere le informazioni che ci servono per lavorare e che già le istituzioni locali ci forniscono con molta difficoltà”.

Una chiusura attesa che bloccherà dunque la possibilità di operare nell’area per gli internazionali e che si colloca sulle aspettative di Fatmir Sejdiu, presidente dell’ex provincia serba dichiaratasi indipendente quattro mesi fa, in favore dell’uscita di scena di Unmik per una concreta indipendenza del Kosovo.

In realtà il Kosovo passerà dalle mani delle Nazioni Unite (Unmik) a quelle dell’Unione Europea, che attende di diventare operativa in area con la missione Eulex in cui saranno presenti anche gli Stati Uniti.

Un passaggio di consegne che si sta compiendo con difficili aggiustamenti, anche perché sul territorio di fatto la contrapposizione Unmik/Eulex si traduce in quella Hashim Thaci/Ramush Haradinaj, rispettivamente attuale primo ministro ed ex primo ministro del Kosovo.

Hashim Thaci ha potuto dichiarare l’indipendenza del Kosovo lo scorso 17 febbraio grazie all’appoggio degli internazionali, Stati Uniti in testa. Mentre dall’altra parte l’ex primo ministro Ramush Haradinaj è rientrato in Kosovo lo scorso 4 aprile dopo essere stato scagionato dalle accuse di crimini di guerra dal tribunale penale internazionale dell’Aja.

ramush po vjenHashim e Ramush sono entrambi ex combattenti del Kla (Kosovo Liberation Army). Ed entrambi sono capi carismatici anche se in ambiti diversi: il primo sfoggia contatti con i vertici politici statunitensi e tollera la presenza di estremisti islamici nella sua regione di provenienza, la vallata di Drenica. Mentre il secondo ha il suo feudo nel Kosmet, il Kosovo occidentale culla dell’ortodossia serba e area di responsabilità della Kfor italiana, dove vengono registrati i maggiori flussi di traffici illeciti verso Albania e Montenegro. Ramush ha messo a tacere gli estremisti islamici, anche se a Pec la loro presenza è tangibile e scarsamente documentata. Da dichiarazioni off-the-record di militari che hanno servito in Kfor negli ultimi due anni la zona specifica “viene pattugliata raramente” dalla missione Nato.

allah pecCon questa situazione sul terreno l’entrata in vigore della Costituzione sembra poter influire poco sulla realtà quotidiana: le minoranze serbe continueranno a far riferimento a Belgrado e a vivere una vita istituzionalmente parallela, mentre i kosovari albanesi assisteranno al passaggio della loro indipendenza quasi fosse una patata bollente dalle mani dell’Onu a quelle dell’Unione Europea.

Foto: materiale proprio (striscione di benvenuto per Ramush Haradinaj a Decani; un centro islamico per la gioventù in centro a Pec, sulla continuazione della strada per l’ospedale).

 
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