Saranno sei i militari bulgari che verranno impiegati nella missione Nato Kfor in Kosovo con destinazione l’unità Cimic (civil-military cooperation) nel quartier generale della missione a Pristina.
Lo ha deciso mercoledì scorso il governo della Repubblica di Bulgaria attribuendo ai sei militari funzioni di consultazione e supporto alle forze di sicurezza locali e di controllo sulla dispersione del Kosovo Protection Corps (Kpc).
Secondo la nota stampa dell’agenzia bulgara Bta la nuova unità fornirà tra l’altro anche assistenza alle autorità in ordine al reclutamento, alla selezione e al training del personale; alla strutturazione e composizione delle forze; ai modelli di sviluppo e ai piani di addestramento e di equipaggiamento; al comando e controllo. E’ prevista la costituzione di un Training Group della Nato responsabile dell’addestramento pratico delle forze di sicurezza del Kosovo.
La nota conclude sottolineando che la partecipazione della Bulgaria alla nuova struttura rappresenta un contributo agli sforzi della comunità internazionale di assicurare le condizioni per l’irreversibilità del cammino delle istituzioni locali verso la costituzione di un Kosovo multietnico e democratico.
La Bulgaria ha riconosciuto l’indipendenza del Kosovo lo scorso 20 marzo contrariamente all’iniziale atteggiamento dubbioso nei confronti dell’atto unilaterale dichiarato da Pristina.