pubblicato da Embedded il 13 marzo 2006
“E’ stato un attentato suicida, un’auto si è avvicinata alla nostra ed è esplosa”. E’ la testimonianza di un responsabile della sicurezza del presidente del Senato afgano Sibghatullah Mojadidi, probabile bersaglio dell’attentato di ieri 12 marzo a Kabul uscito incolume dall’esplosione.
Il bilancio dei morti è di due civili e due attentatori. Ansa riporta in calce alla notizia un bilancio di 13 attentati suicidi condotti in Afghanistan dall’inizio dell’anno e rivendicati in gran parte dai talebani.
La pratica degli attentati condotti da kamilkaze non apparterrebbe però alla cultura afgana. Lo scorso 18 novembre 2005 l’ambasciatore italiano a Kabul Ettore Sequi affermò nel corso di un convegno a Milano che “Gli afgani non hanno questa cultura, forse si tratta di elementi qaedisti”.
Permeabilità dei confini e conseguente infiltrazione di elementi ostili sono le cause degli attentati condotti soprattutto nella regione meridionale. Ieri sera intanto il portavoce dei talebani Qari Mohammad Yousuf ha letto al giornalista di Reuters nel sud dell’Afghanistan l’ordine di esecuzione dei quattro occidentali rapiti.
A volere l’esecuzione dei tre albanesi e del tedesco nelle mani dei rapitori sarebbe il capo dei talebani Mullah Mohammad Omar.
Fonte: Ansa, Reuters