pubblicato da Embedded il 27 novembre 2005
Il maggiore Michael Wunn, portavoce delle truppe americane in Kosovo, ha inviato una mail all’agenzia France Presse ieri 26 novembre in risposta alle dichiarazioni rilasciate al quotidiano francese Le Monde dal commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Alvaro Gil Robles.
Nell’edizione del 25 novembre di Le Monde Robles parlava di una “piccola Guantanamo” a Camp Bondsteel, nella mail di ieri Wunn riferisce che “Non c’è alcuna prigione segreta a Camp Bondsteel. È di pubblica notorietà che abbiamo qui un carcere della Kfor”.
E dell’esistenza dell’area di detenzione avevo scritto nel post di ieri richiamando una scheda di Globalsecurity, da cui si apprende che la struttura di detenzione destinata a chi commette irregolarità nel settore di pertinenza statunitense esiste dalla costruzione della base militare (giugno 1999).
E’ piuttosto il motivo – che ha ricordato a Robles quanto visto in Kosovo tre anni prima – ad avere rilevanza, cioè l’attuale questione sulla tortura per procura su cui Robles specifica di non avere elementi concreti per collegarsi a Camp Bondsteel. Ieri stesso l’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea Javier Solana ha dichiarato alla radio spagnola Cadena ser che la questione relativa agli aerei della Cia e alle “piccole Guantanamo” in Europa sarà oggetto di inchiesta.
Botta e risposta veloci tramite un quotidiano e una radio. Ma altrettanta efficienza da parte del portavoce delle truppe Usa in Kosovo che in meno di 24 ore dall’uscita di Le Monde ha spedito una mail chiarificatrice all’agenzia di stampa francese France Presse.
Commenti:
Antonello, Martedì 29 Novembre 2005 ore 10:18
Una piccola riflessione relativa alla comunicazione adottata dal portavoce Wunn. In effetti la mail rappresenta un feed back non proprio tradizionale e molto diretto, rispetto ad un comunicato stampa “canonico”. Che stia cambiando qualcosa anche nel modo di impostare le relazioni con la stampa?
Paola Casoli, Martedì 29 Novembre 2005 ore 11:12
Ho proprio voluto dare questo taglio al post, in modo che ci riflettiamo tutti insieme. Tradizionalmente la mail viene utilizzata per diramare un comunicato stampa, in questo caso sembrerebbe usata come mezzo rapido in risposta a una urgenza comunicativa. Vedremo le tendenze future. Per ora chi ricorda casi simili me li comunichi per favore, così possiamo dare un carattere più scientifico all’osservazione.
Grazie Antonello per l’utile intervento.
Paola Casoli