pubblicato da Pagine di Difesa il 16 dicembre 2004
E’ stato proiettato il 15 dicembre a Washington, all’Institute for Religious and Political issues, il film “Autumn on Nobody’s Land” di Ninoslav Randjelovic. Il 14, sempre a Washington, è stato visto al National Press Club.
E’ uno spaccato di vita quotidiana nella regione del Kosovo-Metohija, descritta dopo gli eventi del 17 marzo che hanno inasprito i rapporti tra la maggioranza albanese del Kosovo e la minoranza serba. Secondo il regista, il fatto che circoli accademici statunitensi siano interessati a vedere questo film è incoraggiante. Il documento mostra le sofferenze dei serbi nella regione autonoma amministrata ad interim dalle Nazioni Unite.
“Penso che ci dobbiamo liberare da tutte le moderazioni – sostiene Randjelovic – e parlare del Kosovo-Metohija come di un essere umano che soffre. Dovremmo guardare alle cose che stanno succedendo laggiù liberi da condizionamenti politici e ammettere che in Kosovo adulti e bambini vengono uccisi, che le libertà di base vengono violate e che tutto questo si sta verificando nell’Europa del 21° secolo. E’ questo l’approccio del mio film”.
Il film di Randjelovic è l’unica voce serba che si leva alta negli Stati Uniti e lo fa sfruttando la potenza delle immagini. Qui, non più tardi di tre mesi fa, John Kerry conduceva la propria campagna elettorale largamente finanziata dagli albanesi del Nuovo continente, che riponevano in lui la speranza di una immediata indipendenza del Kosovo in caso di sconfitta dell’avversario Bush. Da qui nel 1999 l’Fbi è partita, ma anche presto rientrata, alla ricerca di quelle fosse comuni che a tutt’oggi non riaffiorano, mentre tutta la regione del Kosovo rimane un territorio senza status a cinque anni dalla fine della guerra dichiarata a fini umanitari.
“Parlare di Kosovo-Metohija oggi – spiega il regista di Autumn on Nobody’s Land – significa parlare di tutti gli errori che sono stati fatti”. Il film verrà proiettato alla New York’s Columbia University nel prossimo mese di febbraio e subito dopo alla Harvard University di Boston. Intanto, sul versante europeo, l’Accademia delle scienze e delle arti svedese ha invitato il regista Randjelovic per proiettare il film ai membri del prestigioso sodalizio.
Oggi a Washington la pellicola di Autumn on Nobody’s Land viene vista dal presidente dell’Institute for Religious and Political issues, Joseph Gribosky, che dopo aver visitato il Kosovo nello scorso mese di agosto ha espresso la volontà di assistere finanziariamente la distribuzione del film.